Elisa Calò è stata la regina delle preferenze nell'ultima tornata elettorale,

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Elisa Calò è stata la regina delle preferenze nell'ultima tornata elettorale, ma non c'è quasi mai in consiglio comunale. La giovane, 25 anni, in lista con il Pd, sconosciuta al mondo della politica, ha raccolto ben 330 preferenze, seconda sola all'ancor più giovane, all'epoca 19enne, ma altrettanto sconosciuto, Mattia Moretto, figlio del ben più noto Pierantonio, ex vicepresidente dell'Iras di Rovigo. Da tempo la consigliera comunale non si vede nell'emiciclo di Palazzo Nodari. Le sue sono tutte assenze giustificate, ma la sua posizione è all'attenzione del presidente del consiglio, Paolo Avezzù. Un eletto decade dal suo ruolo solamente se colleziona tre presenze non giustificate. Nonostante questo, è bizzarro che un consigliere non venga in aula per un periodo tanto lungo, tranne per gravi problemi di salute. L'ex collega d'aula, Giampiero Gregnanin, presidente della Uiltec di Padova e Rovigo, anche lui eletto tra le fila del Pd, ad esempio, decise di dimettersi quando gli impegni con il sindacato si fecero troppo stringenti e non gli permisero più di svolgere adeguatamente il suo lavoro di consigliere. La situazione della Calò emerge evidentemente dai dati raccolti da Avezzù riguardo alle presenze e assenze in aula del primo semestre di quest'anno degli eletti. Le assenze della giovane consigliera saltano all'occhio: «Questa cosa va avanti da un anno e inizia a essere un pò imbarazzante. Presenta sempre la giustificazione, certo è che molto spesso la motivazione è lavorativa, anche se la normativa le consentirebbe di prendersi la giornata quando c'è la seduta». A sua difesa interviene la capogruppo Nadia Romeo: «È una giovane che ha appena superato l'esame da farmacista. Sta facendo il tirocinio e, in base al suo contratto, non ha la possibilità di chiedere permessi. Per questo ha chiesto al presidente del consiglio che queste si svolgano in orari più favorevoli». La Calò, però, era assente anche durante tutto l'ultima riunione dell'aula, iniziata alle 18 e conclusasi in tarda serata. Nel caso presentasse le dimissioni, che si vocifera stia ipotizzando nonostante le pressioni del partito, la prima dei non eletti è Giorgia Businaro, direttore di Legambiente Rovigo, rappresentante della minoranza congressuale del Pd.

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Il Gazzettino