ELEZIONI UDINE Ce la farà una ventina di Comuni a eleggere il sindaco o

ELEZIONI UDINE Ce la farà una ventina di Comuni a eleggere il sindaco o
ELEZIONIUDINE Ce la farà una ventina di Comuni a eleggere il sindaco o la Regione dovrà provvedere a massicci commissariamenti fino a nuove elezioni? Porcia riuscirà ad avere...

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ELEZIONI
UDINE Ce la farà una ventina di Comuni a eleggere il sindaco o la Regione dovrà provvedere a massicci commissariamenti fino a nuove elezioni? Porcia riuscirà ad avere il sindaco il 27 maggio o dovrà attendere il 9 giugno? E la marea di liste civiche che ha invaso la scena di queste amministrative 2019 che rapporti di forza lascerà sul territorio a urne chiuse tra le tradizionali compagini di Centrodestra e di Centrosinistra? Sono alcuni degli interrogativi che fanno tenere desta l'attenzione rispetto al voto che oggi interesserà 117 Comuni (Andreis non ha avuto candidati sindaco) del Friuli Venezia Giulia. Sono 86 i Comuni in provincia di Udine, 13 in quella di Gorizia, 16 a Pordenone e 3 a Trieste. Si vota dalle 7 alle 23, ma per lo spoglio bisognerà aspettare le 14 di domani, evase le europee.

UNA LISTA UNICA
Tra le particolarità di queste elezioni, il fatto che in molti Comuni l'avversario più insidioso per l'unico candidato a sindaco sarà la percentuale dell'affluenza. Perché la consultazione elettorale sia valida è necessario che vada a votare il 50% più uno degli aventi diritto, depurati dagli iscritti all'Aire, cioè dall'Anagrafe italiani residenti all'estero. Se ciò non accadrà, la Regione dovrà nominare un commissario. Nel caso invece che l'affluenza sia tale da rendere valide le elezioni, si è superato il primo scoglio, ma non è detto che il paese possa ancora essere certo di avere un sindaco. Bisognerà aspettare lo spoglio di domani e verificare che il candidato a sindaco abbia ottenuto il 50% dei voti validi sui votanti. Ad avere quindi una prima informazione già domenica sera, quando arriverà l'affluenza definitiva, sono: Attimis, Chiopris Viscone, Coseano, Flaibano, Grimacco, Magnano in Riviera, Malborghetto-Valbruna, Marano, Moggio, Mossa, Pontebba, Pulfero, Ravascletto, Raveo, Santa Maria la Longa, Verzegnis, Colloredo di Monte Albano e Corno di Rosazzo.
I partiti alle amministrative preferiscono ammainare il loro vessillo, per dare spazio alla fantasia locale. In queste elezioni ad essere differente è soprattutto la Lega che, come annunciato, ha deciso di «metterci la faccia» in tutte le occasioni in cui è stato possibile. Assai più parco il Pd, il M5S e Progetto Fvg, che si è presentato con il simbolo solo a Povoletto e Porcia. Anche il Patto per l'Autonomia, la novità delle scorse elezioni regionali, ha preferito non misurarsi direttamente nella competizione, sostenendo semmai formazioni locali. Del resto, le amministrative 2019 forse rischiano di dare la prima vera immagine di una regione che fatica a trovare linfa nelle sue articolazioni territoriali. Insomma, il calo demografico e l'età media significativa forse un certo peso cominciano ad averlo nelle liste che raccolgono forze trasversali pur di dare un governo al paese. Oltre alla ventina di Comuni su 117 con un solo candidato, ce n'è parecchi che si fermano a due sfidanti. È contenuto il numero dei centri con tre contendenti. Non è sempre stato così, anche perché in alcune stagioni la sfida comunale aveva il sapore di una palestra per puntare in futuro ad altre mete. Singolare, poi, che in questo scenario vi sia stata addirittura campagna per il non voto a Moggio e a Rivignano Teor , per manifestare il dissenso rispetto ai candidati in pista.
BALLOTTAGGIO
C'è un solo Comune che potrebbe tornare alle urne il 9 giugno ed è Porcia, perché ha più di 15mila abitanti. Per essere eletto al primo turno uno dei tre sfidanti dovrebbe raggiungere da subito il 50 per cento più uno delle preferenze. È il centro dove maggiormente i partiti si presentano con i loro simboli: c'è il M5S a sostegno di Mauro Biolcati, c'è il Pd con Porcia Bene Comune per il sindaco uscente Giuseppe Gaiarin e ci sono Lega, Fdi, Fi, Progetto Fvg e Lista civica per Porcia a sostegno di Marco Sartini. Cinque anni fa andarono al ballottaggio Gaiarin e Sartini.
SULLA SCHEDA

Sotto i 15mila abitanti si vota per un candidato sindaco e per una lista tracciando un segno sul nome del candidato e un segno sul simbolo della lista. Si può inoltre votare uno o due consigliere scrivendo il loro nome accanto al simbolo della lista votata. Sopra i 15mila abitanti è possibile il voto disgiunto, si può cioè votare per una lista e per un candidato sindaco che non sono tra loro collegati.
Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino