È partita l'altra notte alla volta di Arquata del Tronto colpita dal sisma,

È partita l'altra notte alla volta di Arquata del Tronto colpita dal sisma,
È partita l'altra notte alla volta di Arquata del Tronto colpita dal sisma, la Farmacia mobile per emergenze dell'Associazione farmacisti volontari in Protezione civile di...

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È partita l'altra notte alla volta di Arquata del Tronto colpita dal sisma, la Farmacia mobile per emergenze dell'Associazione farmacisti volontari in Protezione civile di Verona, allestita con alcune migliaia di confezioni di farmaci, messi gratuitamente a disposizione da Unifarm, apparecchiature per autoanalisi e la prima squadra di farmacisti volontari specificatamente e precedentemente formati, composta dal presidente Paolo Pomari, Loredana Bavosa ed Elena Vecchioni. Una ventina di farmacisti hanno partecipato ieri sera all'allestimento in urgenza del camper, durato circa due ore, come più volte provato durante le esercitazioni e che mai si sperava dovesse essere necessario.

A questa prima squadra, alla quale si alterneranno nelle prossime ore altre squadre di farmacisti veronesi, si affiancheranno nei prossimi giorni altri farmacisti volontari provenienti da altre Regioni, che costituiranno quindi un unico nucleo operativo attorno alla Farmacia mobile scaligera.
A Motta di Livenza (Tv) invece i volontari della Protezione civile sono ancora in attesa di partire per i luoghi del terremoto. Dopo l'allarme di mercoledì scorso a un'ottantina di volontari, 40 dei quali partiti dalla sede logistica di Motta e poi fatti rientrare, si attendono ordini. «I mezzi sono pronti per partire quando arriverà la chiamata» ha confermato ieri Roberto Beltrame, responsabile del gruppo. Mercoledì era stato allertato alle 4.30, a nemmeno un'ora dall'evento: il centro logistico di via Magnadola era già operativo alle 6.30 e, dopo una mattinata passata a preparare i mezzi, con tanto di bagni, mensa e cucina per 250 persone, la colonna dei volontari era partita alle 14, ma appena raggiunto Ferrara aveva dovuto fare dietro-front. Mancavano ancora, infatti, indicazioni precise sul luogo di destinazione, e a 36 ore dal sisma evidentemente le cose non si sono ancora definite. I volontari ipotizzano ora di partire all'inizio della prossima settimana.

(ha collaborato Gianandrea Rorato) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino