«È nera», i nonni cacciano l'infermiera

«È nera», i nonni cacciano l'infermiera
IMMIGRAZIONESENIGALLIA Una storia di ordinario razzismo. Derisa da alcuni anziani per il colore della pelle, Fatima Sy, 40 anni e da 15 in Italia dopo un'infanzia nel Senegal, non...

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IMMIGRAZIONE
SENIGALLIA Una storia di ordinario razzismo. Derisa da alcuni anziani per il colore della pelle, Fatima Sy, 40 anni e da 15 in Italia dopo un'infanzia nel Senegal, non ha ottenuto il lavoro nella casa di riposo di Senigallia dove era stata presa per alcuni giorni. La casa di riposo è presso l'Opera Pia Mastai Ferretti, in pieno centro storico. L'azionista di maggioranza della struttura (non della cooperativa) è la diocesi. «Ho fatto la prova e pensavo fosse andata bene - racconta in lacrime - però dalla cooperativa mi hanno detto che non potevano farmi il contratto perché alcuni ospiti si erano lamentati per il colore della mia pelle. È assurdo. Sono nera e quindi non posso lavorare». È il terzo lavoro perso dalla donna negli ultimi mesi. Non ha superato la prova nemmeno in un albergo, dove hanno preferito un'italiana a lei, e neanche in un'impresa di pulizie perché pare che nel condominio non gradissero straniere.

«Ho due figli in Senegal che non vedo da otto anni: sono arrivata a Senigallia tramite il ricongiungimento familiare perché mio marito lavorava qui. Poi ci siamo lasciati e siccome io non potevo mantenerli li ha mandati in Senegal da sua madre. Io lì non ho più nessuno. Mi era rimasta mia madre che è morta nei mesi scorsi e non sono nemmeno potuta andare al suo funerale perché non potevo permettermi il viaggio».
DIPLOMATA E UNIVERSITARIA
Fatima spera di trovare un lavoro stabile che possa consentirle un giorno di riportare in Italia i suoi bambini di 10 e 11 anni. La sua vita ormai è qui. Diplomata in ragioneria ed iscritta alla facoltà di Scienze politiche, ha lavorato anche con i disabili, ed è stata per tanti anni legale rappresentante dell'Associazione multietnica. La Cooperativa in questione e gli arzilli nonnini confermano tutto. «Comprendo che sia rimasta male per quanto accaduto interviene Paola Fabri, la presidente della coop Progetto Solidarietà abbiamo valutato che non fosse la situazione ideale per lei all'interno della casa di riposo».
Per Fatima ora si è mosso anche il console del Senegal. L'Opera Pia Mastai Ferretti ha espresso la sua posizione attraverso il presidente Mario Vichi: «Alcuni anziani hanno detto che non volevano farsi toccare da una persona di colore. Noi non possiamo certo chiudere la bocca ad 85enni dementi che pagano rette di 1700 euro al mese».

Sabrina Marinelli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino