Teresa e Trifone come Yara, Sarah Scazzi, Melania Rea o il piccolo Loris. Il giallo dei fidanzati uccisi nel parcheggio del palasport è diventato un appuntamento fisso della tivù del dolore, dove...
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Sul giallo di Pordenone sono puntati anche i riflettori dei programmi di approfondimento, dove vanno in scena processi virtuali, scontri tra colpevolisti-innocentisti e dove i consulenti delle parti vengono inseriti nel cast fisso della trasmissione. Sulla tragica morte di Trifone Ragone e Teresa Costanza si parlerà ancora a lungo: Chi l'ha visto?, Quarto Grado, La vita in diretta, Pomeriggio Cinque, I Fatti vostri o Domenica live sono solo alcuni dei programmi che stanno seguendo le indagini attraverso i propri inviati a Pordenone. Molti dei consulenti coinvolti da difesa e parti offese sono già dei volti televisivi conosciuti (o lo diventeranno) e sono coinvolti nei principali gialli della cronaca italiana. Un nome su tutti: la criminologa Roberta Bruzzone, che quando è venuta a Pordenone per i sopralluoghi nell'appartamento e sull'auto di Giosuè Ruotolo aveva tutti gli obiettivi (e i microfoni) puntati addosso. Volti noti del suo staff sono Nicola Caprioli, che si è occupato del caso di Melania Rea, omicidio in cui ha fornito consulenze pure l'informatico Simone Bonifazi. Ci sono poi la genetista Marina Baldi e i legali Serena Gasperini e Daniele Fabrizi, ospiti fissi a Quarto Grado.
Anche la difesa dell'unico sospettato del duplice delitto, Giosuè Ruotolo, l'avvocato Roberto Rigoni Stern, si è affidata a nomi di grido. Ezio Denti, crimonologo esperto di balistica, conosce bene le regole degli studi televisivi ed è uno dei periti della difesa di Massimo Bossetti, come lo è Giuseppe Dezzani, informatico che ha analizzato il computer di Bossetti, la scatola nera della Concordia e che si è occupato (stavolta per il pm) di un altro omicidio che ha avuto risonanza mediatica, quello di Elena Ceste. Salvatore Musio (criminologo), Vincenzo Agostini (genetista) e Donatella Curtotti (crimonologa docente universitaria) sono altri esperti noti a livello nazionale.
I tariffari? Nella maggior parte dei casi per le famiglie delle vittime o degli indagati è impossibile sostenere i costi di simili équipe: a pagare, se non sono previsti compensi per le partecipazioni negli studi televisivi, è la visibilità su giornali, tivù e internet.
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Il Gazzettino