Deputato smaschera il truffatore

Deputato smaschera il truffatore
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MIRA
In questo momento è il truffatore più famoso d'Italia. Stefano Ramunni, 55 anni, pugliese d'origine ma cittadino di mondo (o senza fissa dimora) di fatto, è il re degli inganni di cui, da giorni, si sta occupando anche la trasmissione televisiva Le Iene. E nel mirino di questo personaggio, specialista di raggiri bancari, c'è finito anche un deputato veneziano, l'ex sindaco di Mira Alvise Maniero, che domenica sera è intervenuto con un messaggio alla trasmissione (letto in diretta dallo stesso Giulio Golia, reporter e conduttore del programma) per segnalare anche il proprio caso. Il parlamentare del Movimento 5 Stelle, infatti, sabato scorso ha ricevuto un alert della sua banca. «Mi venivano segnalate delle operazioni non autorizzate sul mio conto. Facendo un controllo, però, mi sono reso conto che quegli accessi non li avevo fatti io».

IMMUNITÀ DIPLOMATICA
Il truffatore, infatti, si era presentato a uno sportello di una filiale di Genova spacciandosi per l'ex primo cittadino rivierasco mostrando un documento decisamente singolare: una carta d'identità con immunità diplomatica. «È un documento che spetta a pochissimi, e io non ce l'ho di certo - sorride Maniero - con queste credenziali è riuscito ad attivare delle operazioni bancarie a mio nome». Operazioni che, fortunatamente, non sono andate a buon fine visto che l'ex sindaco è riuscito a bloccarle in tempo. Maniero ha già sporto denuncia ai carabinieri ma si è tolto lo sfizio di fare anche delle indagini per conto suo. Tanto da riuscire a contattare telefonicamente Ramunni. «È stata una chiacchierata un po' rocambolesca - racconta - all'inizio il mio nome non gli diceva nulla, mi ha scandito semplicemente il suo ruolo: Sono un alto funzionario del ministero della giustizia del Vaticano, e mi occupo della sicurezza del Papa. Ho provato a chiedergli spiegazioni sulla manomissione del mio conto, ripetendo il mio nome. Questa volta, però, deve avergli ricordato qualcosa perché dopo la O di Maniero ha riattaccato. Ovviamente poi è sparito di nuovo nel nulla».
Ramunni era stato arrestato, a gennaio, nel Trevigiano, proprio perché trovato a un controllo di polizia, insieme a un complice, in possesso di quei documenti d'identità del Vaticano. Portato in carcere a Treviso, circa un mese fa, la sua misura cautelare era cambiata dalla custodia in carcere all'obbligo di dimora, a Milano, con obbligo di firma quotidiana in caserma dei carabinieri. Stando al servizio delle Iene andato in onda domenica, però, la realtà sarebbe un'altra: nei filmati trasmessi si vede il 55enne pugliese armeggiare da un internet point di Padova per oltre tre ore.
TROVATO A GENOVA
La segnalazione di Maniero ha messo in condizioni le forze dell'ordine di raggiungere Ramunni, rintracciato appunto nel capoluogo ligure ieri pomeriggio dai carabinieri. Sembra incredibile, eppure non è la prima volta che un caso del genere capita a un ex della giunta grillina di Mira. «Credo che gli amministratori locali siano più esposti a questo genere di raggiri- spiega l'ex sindaco - visto che per legge dobbiamo rendere pubblici gran parte dei nostri dati. Qualche tempo fa appunto alla nostra ex assessora Orietta Vanin (ora senatrice, ndr) avevano addirittura aperto un finanziamento a sua insaputa».
«CITTADINI, FATE ATTENZIONE»

A Maniero è andata decisamente bene, ma non tutti sanno interpretare i segnali di allerta della propria banca. «Io sono molto attento a queste cose, ma penso a cosa sarebbe accaduto se al mio posto si fosse trovata una persona anziana, poco pratica magari con le nuove tecnologie: avrebbe rischiato di ritrovarsi con un mutuo intestato a proprio carico. Quando parliamo di tagli alle forze dell'ordine, forse sarebbe bene ricordare l'importanza di arginare personaggi di questa caratura».
Davide Tamiello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino