Dal marchio di Starck ai distributori Argenta, passando dal flop degli sms

Dal marchio di Starck ai distributori Argenta, passando dal flop degli sms
LE INIZIATIVE VENEZIA La ricerca di sponsor soprattutto per finanziare i restauri di una città che ha una manutenzione più...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE INIZIATIVE

VENEZIA La ricerca di sponsor soprattutto per finanziare i restauri di una città che ha una manutenzione più costosa e delicata delle altre è un tema che si trascina da almeno vent'anni.
E sono state numerose le idee per garantire dei fondi aggiuntivi a quelli - insufficienti - derivanti dai trasferimenti statali.
Alcune generate dall'amore per Venezia, altre volte a sfruttare l'immagine della città. Tra il 2003 al 2006 il Comune incassò due milioni grazie al Marchio di Venezia, studiato da Philippe Starck e che ne prevedeva la cessione ad aziende private, dietro pagamento di royalties per utilizzarlo. Soldi per finanziare iniziative culturali.
Tra il 2008 e il 2009 fu invece varata la campagna Sms Venice, una raccolta di fondi per finanziare i restauri di alcuni monumenti famosi grazie ai concerti organizzati da Fran Tomasi. Ma il risultato fu di nemmeno 500mila euro in due anni, oltre alle polemiche sull'uso della piazza, limitata nella capienza dai cantieri per i lavori.
Sempre nel 2009 l'accordo con il gruppo Argenta di Carpi per l'installazione di 182 distributori automatici in centro città, negli imbarcaderi, e in terraferma con la garanzia di concedere circa un milione di euro l'anno alle casse pubbliche, per cinque anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino