Dal derby all'Europa, il risultato non cambia: il Milan di Stefano Pioli prosegue nella propria marcia. Il debutto nella prima fase dell'Europa League è con il successo a Glasgow...
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Da rivedere Tonali, ancora indietro e beffato da Elyounoussi sull'1-2, e Diogo Dalot, forse penalizzato dall'emozione del debutto e dalla voglia, al suo cospetto, dell'ex di turno Diego Laxalt. Da qui riparte il Milan che lunedì giocherà al Meazza contro la Roma, ancora senza Rebic e con ogni probabilità Calhanoglu, che alla vigilia del match di Glasgow è stato protagonista di un piccolo giallo. Il turco è uno dei big in scadenza come Gigio Donnarumma e Ibrahimovic e la richiesta di oltre sei milioni a stagione appare distante dalle possibilità del club. Eppure in una story su Instagram sulle pagine Banditi Rossoneri, Calhanoglu avrebbe risposto a un messaggio privato con un Tranquilli rinnovo che poi è stato rimosso.
Il Celtic prova a far paura con la discesa iniziale di Ajer, difensore norvegese di prospettiva seguito proprio dal Milan: la sua giocata, al 5', genera il sinistro di Ntcham parato da Donnarumma. Ma basta poco, ai rossoneri, per smascherare un Celtic che ritrova Elyounoussi e Christie a mezzo servizio e non dispone anche per il Covid-19 - di Forrest, Jullien, Bitton, Elhamed e soprattutto Edouard, e che in particolare soffre l'assenza del pubblico. Manca la spinta del Celtic Park e fa specie l'entrata in campo sulle note di You'll never walk alone nel silenzio e alla prima accelerazione il Milan passa: al 14', lo spunto di Castillejo a destra genera un cross dolce che Krunic devia in rete di testa.
UN KESSIE GIGANTE
L'aggressività iniziale degli scozzesi crolla e l'inferiorità a metà campo è soltanto teorica, perché Kessie giganteggia e gli attaccanti ripiegano spesso. Il bis diventa inevitabile e nasce, al 42', dal rinvio con le mani di Donnarumma: sull'out mancino, Brahim Diaz allunga per Ibrahimovic, che fa correre Theo Hernandez, sul cui cross arriva a rimorchio Brahim Diaz, che evita McGregor e punisce un Celtic fermo sulle gambe. Troppo facile, il primo tempo, e così il Milan abbassa la guardia, e i cambi in vista della Roma - con il riposo per Kessie e Ibrahimovic fanno perdere personalità e metri. Dopo le conclusioni alte di Laxalt ed Elyounoussi, è quest'ultimo a segnare di testa su corner di un altro nuovo entrato, Christie. Ma nel finale, il Milan si chiude bene e segna il tris al 92' con Hauge su imbucata di Saelemaekers: è il primo gol del norvegese in rossonero.
Loris Drudi
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Il Gazzettino