CASTELFRANCODalle aule del Conservatorio al teatro Carlo Felice di Genova. Un sogno che si realizza quello di Nicola Zambon, baritono di 23 anni, studente di canto all'Agostino...
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Dalle aule del Conservatorio al teatro Carlo Felice di Genova. Un sogno che si realizza quello di Nicola Zambon, baritono di 23 anni, studente di canto all'Agostino Steffani ed ora nel cast di L'elisir d'amore di Gaetano Donizetti che a giugno debutterà al teatro Carlo Felice e poi a settembre anche agli Arcimboldi di Milano. Un momento che inaugurerà l'Accademia di alto perfezionamento diretta da Francesco Meli, tenore genovese, con sede proprio al Carlo Felice. Il ragazzo, originario di Thiene ma allievo dei docenti Enrico Rinaldo e Romina Beraldo al Conservatorio, è pronto a salire sul palco di uno dei teatri più storici d'Italia al fianco di artisti internazionali. «Una grandissima e insperata soddisfazione. Poter debuttare nel ruolo di Belcore a Genova sotto la guida di un tema di insegnanti di alto profilo coordinati da Francesco Meli è un immenso regalo» commenta con emozione il giovane.
CAST D'ECCEZIONE
A prendervi parte, oltre a Zambon, saranno 13 cantanti lirici provenienti da tutt'Italia che avranno così l'opportunità, oltre che di esibirsi su due palchi importanti, anche di perfezionare i diversi aspetti vocali, musicali e teatrali che sono necessari al cantante moderno e che garantiscono una presenza scenica capace di esaltare ulteriormente le doti canore. Una formazione che, i cantaNti, potranno fare guidati da musicisti di livello internazionale. Tra questi artisti come Vittorio Terranova, Elizabeth Norberg Schulz, Giulio Zappa, Roberto De Candia, Serena Gamberoni e il direttore d'orchestra Daniele Callegari. Ed è tanta la soddisfazione anche all'interno del Conservatorio Agostino Steffani. «Dopo il podio di Massimiliano Grotto in Germania, il secondo posto di Francesca Michielin a Sanremo arriva questo importante e prestigioso debutto -commentano Nicola Claudio e Stefano Canazza, presidente e direttore dell'Agostino Steffani- il Conservatorio di musica Agostino Steffani non si è mai fermato durante la pandemia. Il supporto ai nostri allievi è alla base di questi grandi risultati che nascono senza dubbio dal talento e dall'impegno personale ma sono corroborati dall'avere un'istituzione di supporto che non si è mai risparmiata». (lr)
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Il Gazzettino