Dal Canada in Friuli i Fogolars cercano le nuove relazioni

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CODROIPO - «Ridefinire il ruolo delle associazioni dei corregionali all'estero in chiave di sviluppo dinamico dell'identità e di reciproco scambio di mentalità, cultura e di rapporti commerciali, che permettano ai discendenti degli emigranti residenti all'estero di riscoprire la terra dei propri avi e al Friuli Venezia Giulia di migliorare, attraverso la conoscenza delle esperienze dei corregionali, il funzionamento della società». Lo ha sottolineato l'assessore regionale alla Cultura, Gianni Torrenti a Villa Manin al convegno "Scuvierzi lis nestris lidris" (Scoprire le nostre radici), che nei giorni scorsi ha celebrato in Friuli il 40.mo anniversario di fondazione della Federazione dei Fogolars furlan del Canada. Se nel 1974 i Fogolars nel Paese nordamericano, dove vivono 250 mila persone di discendenza friulana (47 mila solo a Toronto) erano dieci, oggi sono sedici. L'incontro conclusivo con la partecipazione di circa 150 canadesi d'origine friulana è iniziato con la solenne piantumazione nel Parco di Villa Manin dell'albero-simbolo del Canada, l'acero. I discendenti degli emigranti hanno trascorso cinque giorni in Friuli per conoscere i paesi d'origine e i parenti, scoprire e approfondire le radici famigliari, la cultura, la lingua, la cucina e le tradizioni friulane. L'assessore Torrenti si è soffermato all'incontro sul ruolo delle moderne forme di comunicazione ("con il tablet in mano") per sviluppare relazioni continue tra l'Europa e gli Stati, dove vivono i corregionali: «Oltre al passato, che va ricordato - ha spiegato l'assessore - è importante mantenere i legami con la seconda e la terza generazione e cercare di vivere le proprie radici in modo dinamico e costruire come protagonisti il futuro, insieme agli altri in un Paese che è multiculturale».
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Il Gazzettino