Da Venezia al Grappa paesaggi da ritrovare

Da Venezia al Grappa paesaggi da ritrovare
IL PROGETTOCamminare nel paesaggio per riscoprire le acque della laguna e i fiumi della pianura, seguendone anse, avvallamenti e argini, da piazza San Marco fino al Monte Grappa,...

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IL PROGETTO
Camminare nel paesaggio per riscoprire le acque della laguna e i fiumi della pianura, seguendone anse, avvallamenti e argini, da piazza San Marco fino al Monte Grappa, in un girovagare tra acqua e terra, ammirando giardini, vecchi mulini, ville antiche, luoghi urbani e centri storici, piccoli borghi e pendii che ancora resistono all'assalto dell'urbanizzazione e al consumo di suolo. Cento chilometri da percorrere in quattro giorni, da oggi fino a domenica, seguendo il giusto passo - circa 25 km al giorno - in compagnia di appassionati, curiosi, studiosi e docenti per riappropriarsi dell'«atto del camminare». Ci ha pensato una piccola comunità di cittadini e operatori culturali, il Bel-Vedere Lab di Mirano (Ve), a ideare Da Venezia al Monte Grappa, la curiosa passeggiata di geografia esperienziale che invita a riflettere «sui luoghi d'appartenenza per ampliare lo sguardo - dicono gli organizzatori - e cogliere il ruolo e il valore dei fiumi legati alla laguna architettoniche, custodi di valenze storiche, naturali, ambientali ma soprattutto testimoni delle vicende storiche che hanno determinato il rapporto tra Venezia e Cima Grappa».

IL TRACCIATO
Ideato da Alberto Gregio e sostenuto dal comune di Mirano e dall'Associazione culturale Echidna, il progetto punta a riguardare paesaggi familiari da una prospettiva inedita, fatta non soltanto di luoghi, ma anche di suggestioni, storie, colori e narrazioni: seguendo così il corso dell'acqua del Naviglio Brenta, del Taglio, del Muson e il Lastego si incrociano tre province (Venezia, Padova e Treviso) che vanno assaporate tappa dopo tappa, chilometro dopo chilometro, con piccole soste enogastronomiche, visite studiate ad hoc e incontri. Da oggi si comincerà a camminare partendo da Piazza San Marco diretti verso gli argini del Naviglio Brenta, del Taglio a Mira fino al fiume Muson Vecchio, toccando il Bacino delle Barche di Mirano, quindi il Sentiero dei sette Mulini fino a Villa Baglioni a Massanzago, in provincia di Padova, arrivando in centro a Camposampiero, città d'acqua con le sue Pievi, e infine alle polle risorgive in località Carpanè di Loreggiola. Da Loreggia la passeggiata imboccherà il tracciato ciclopedonale che corre sull'argine del Muson dei Sassi, il Sentiero degli Ezzelini, approdando a Castelfranco per visitare Casa Giorgione, sostare al barco Mocenigo di Castel di Godego e poi proseguire fino ad Asolo. Nel finale del percorso, da Fonte Alto si partirà per Pieve del Grappa, in località Crespano, per incontrare i rappresentanti dell'Unione montana e delle istituzioni locali, riprendendo poi la marcia verso Cima Grappa a quota 1748 metri.
LA PREPARAZIONE
Come già accaduto nel 2018, in occasione di Muson in cammino su un tracciato di 90 km, anche quest'anno la camminata Da Venezia al Monte Grappa è stata introdotta da una serie di incontri preparatori con scrittori, esperti e docenti, proprio per analizzare meglio la storia del camminare . «Così facendo - dicono gli organizzatori - poniamo al centro l'uomo e la sua cultura. La radicale trasformazione della terra veneta sembra orientata ineluttabilmente alla espulsione della naturalità dal paesaggio. Non manca molto al momento in cui lo skyline del Veneto sarà costituito dal profilo continuo di facciate, tetti, tralicci, viadotti, terrapieni».

Lungo il cammino, così, ci si potrà imbattere in un piccolo eden che sta sparendo: gli antichi Mulini sul Muson (foto) a Mirano, infatti, si stanno sgretolando, trafitti da alberi e piante, mentre l'acqua scorre a fatica nell'ansa ormai interrata. Per cercare di salvare acqua e mulini, Echidna e il Bel-Vedere Lab hanno coinvolto la Fondazione Benetton di Treviso, che ha avviato un workshop internazionale dedicato proprio al Paesaggio lungo il fiume Muson, da Mirano alla laguna di Venezia, dal 18 al 22 giugno nella sede trevigiana di via Carnarotta. «È un cammino di incontro - conferma Cristina Palumbo, anima di Echidna insieme a Renzo Niero - che sancisce anche la convergenza fra due reti e due progetti culturali: Centorizzonti, che coinvolge 15 comuni trevigiani, e Paesaggio con uomini di cui fanno parte 13 comuni fra Riviera del Brenta e Miranese». Non solo: la camminata è dedicata alla proposta di Candidatura Riserva della Biosfera Unesco del Massiccio del Grappa lanciata dall'Ipa Terre di Asolo e dal comune di Pieve del Grappa. «Un atto di valore civile e istituzionale» per riappropriarsi di un territorio e tentare di proteggerlo.
Chiara Pavan
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino