CRONOPROGRAMMA PADOVA «Noi abbiamo tutta l'intenzione di consegnare l'area

CRONOPROGRAMMA PADOVA «Noi abbiamo tutta l'intenzione di consegnare l'area
CRONOPROGRAMMAPADOVA «Noi abbiamo tutta l'intenzione di consegnare l'area di nostra proprietà alla Regione per il nuovo ospedale. Il tutto, indipendentemente da quello che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CRONOPROGRAMMA
PADOVA «Noi abbiamo tutta l'intenzione di consegnare l'area di nostra proprietà alla Regione per il nuovo ospedale. Il tutto, indipendentemente da quello che faranno i privati». Sergio Giordani va avanti dritto per la sua strada. Il primo cittadino ieri, in occasione della posa della prima pietra del nuovo lotto dell'Arco di Giano, che è parte integrante della viabilità del nuovo polo ospedaliero che troverà posto a San Lazzaro, è tornato sulle indiscrezioni rispetto alle resistenze dei privati sulla cessione delle aree a Padova est. In tutto si tratta di 120mila metri quadri.

I TERRENI
«Noi andiamo avanti per la nostra strada ha spiegato il primo cittadino . Al di là di quello che faranno i proprietari, siamo intenzionati a consegnare i nostri terreni alla Regione come previsto dal pre-accordo. Non dobbiamo dimenticare, infatti, che le nostre aree misurano 380mila metri quadri. Un'estensione più che sufficiente per costruire il nuovo polo ospedaliero. Non solo. I 120mila metri quadri dei privati, in teoria, sarebbero destinati al campus universitario. Di conseguenza, per quel che riguarda l'ospedale vero e proprio, bastano i terreni comunali». Giordani, però, vuole evitare il muro contro muro. «Se i proprietari dei terreni in questione, riterranno opportuno fare resistenza, potremmo passare alle vie legali, per noi non è un problema. L'accordo firmato con l'amministrazione Bitonci, però, parla chiaro e non viene fatto alcun riferimento alla realizzazione del nuovo ospedale. Di conseguenza, non capisco perché far riferimento al mancato accordo di programma ha detto ancora il primo cittadino in tutti i casi, mi auguro che, alla fine, possa prevalere il buon senso e si possa trovare un accordo».
LA REPLICA
Bitonci però è tornato alla carica accusando l'amministrazione di assoluto immobilismo rispetto al nuovo ospedale. «Mi permetto di ricordare ha ribattuto in sindaco che l'ospedale lo fa la Regione e non il Comune. Detto questo, noi siamo prontissimi a fare la nostra parte e posso anche dire che, entro l'estate, inizieremo con l'Accordo di programma». «Quanto a Bitonci - ha detto ancora Giordani non ho letto le sue esternazioni. Posso dire, però che, l'ex sindaco, se dovesse essere nominato ministro o sottosegretario, sicuramente lavorerà per il bene di Padova».
IL PROGETTO

Ad oggi, l'amministrazione ha già in proprietà e quindi in disponibilità 386.000 metri quadri di terreno dove far sorgere il nuovo ospedale. Dell'ulteriore area dei privati dove si ipotizzava il campus da circa 140.000 metri quadri, ne restano ancora da cedere 120.000, perché 20.000 sono già stati consegnati per consentire di sviluppare l'Arco di Giano. A dire il vero, sulla questione Giordani è intervenuto anche la settimana scorsa. «Appena arrivati al governo della città avevamo diffidato per iscritto i privati a rispettare gli accordi pattuiti in precedenza, si era quindi trovata una tempistica rapida di cessione al Comune è andato giù duro il sindaco - Se ora ciò viene disatteso, mi sorprende ma non mi preoccupa perché ho già dato mandato agli avvocati del Comune di agire, se necessario, per l'ottenimento di ciò che ci spetta con necessaria richiesta di danni alla società e al liquidatore. Resto quindi certo che la cosa in un modo o nell'altro si sbloccherà al più presto ed in ogni caso non si avrà nessun impatto sui tempi di realizzazione dell'ospedale che resteranno quelli previsti».
A.R.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino