Croce Rossa, missione per recuperare i positivi di Malta

Croce Rossa, missione per recuperare i positivi di Malta
IL VIAGGIOTREVISO Sono partiti ieri pomeriggio dalla sede del Suem a bordo di una corriera messa a disposizione dall'azienda di trasporto. Tre operatori della Croce Rossa...

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IL VIAGGIO
TREVISO Sono partiti ieri pomeriggio dalla sede del Suem a bordo di una corriera messa a disposizione dall'azienda di trasporto. Tre operatori della Croce Rossa trevigiana hanno intrapreso il viaggio verso Roma per riportare a casa nove ragazzi veneti - trevigiani, veronesi e vicentini - rimasti bloccati a Malta per giorni perché trovati positivi al Covid. Finisce così l'incubo, durato fin troppo tempo. Per due settimane i giovani sono stati ospitati i covid-hotel dove hanno passato la quarantena di 14 giorni prevista della normativa maltese. Contemporaneamente si è messa in moto la macchina dei soccorsi coordinata dalla Farnesina. E dopo giorni di attesa, e anche di molta preoccupazione, i giovani hanno finalmente potuto lasciare l'isola.

IL VIAGGIO
Ieri sono partiti in areo per arrivare a Roma in serata. Ad attendere il gruppo la missione guidata dalla Cri-trevigiana. Ragazzi e volontari hanno quindi passato la notte in un hotel e, questa mattina, hanno ripreso la strada verso la Marca. I ragazzi verranno visitati al Ca' Foncello e poi seguiranno l'iter previsto per chi viene trovato positivo al Covid o è stato a contatto con altri positivi. Per la Cri trevigiana si tratta di una missione importante. La sua collaborazione è stata richiesta direttamente dall'Usl 2, che aveva bisogno di personale specializzato per andare a recuperare il gruppo. «Ci siamo subito messi a disposizione - dice Eri Facchin, il presidente - individuando tre nostri operatori, tra cui un'ex infermiera. Sono partiti dalla sede del Suem di Treviso. Non è una missione particolarmente impegnativa. A quanto sappiamo, i ragazzi stanno bene. Sono positivi o sono stati a contatto con chi lo era. Quindi, da quando sono stati consegnati ai nostri volontari, sono stati trattati con tutte le cautele e secondo i protocolli previsti in questi casi».
LA VICENDA
La questione Malta ha tenuto banco nei giorni scorsi, quando diversi turisti italiani sono stati messi in quarantena perché trovati positivi. Le autorità maltesi hanno facilitato il ritorno in patria per chi si trovava nel proprio territorio per motivi di lavoro o di studio (come i ragazzi in questione), organizzando in collaborazione con l'ambasciata e le autorità italiane dei voli di rientro, ma solo dopo i 14 giorni di quarantena previsti e passati in covid hotel.

P. Cal.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino