«Costi impossibili» Le piscine lanciano l'ultimo appello

«Costi impossibili» Le piscine lanciano l'ultimo appello
IMPIANTI SPORTIVIMESTRE La situazione che stanno vivendo i gestori delle piscine a causa dell'aumento dei costi energetici sembra per il momento non offrire grandi speranze e...

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IMPIANTI SPORTIVI
MESTRE La situazione che stanno vivendo i gestori delle piscine a causa dell'aumento dei costi energetici sembra per il momento non offrire grandi speranze e quello che si prospetta per il futuro non è per nulla positivo. Ad accrescere la preoccupazione anche la riduzione del numero degli utenti, le limitazioni imposte dalle normative, dalla gran quantità di voucher fatti recuperare e a quelli ancora da far recuperare che associati ai ristori ottenuti e che non sono stati adeguati alla situazione, stanno mettendo a dura prova tutti gli impianti natatori.

A lanciare nuovamente il grido d'allarme sono i gestori sottolineando anche che in questi giorni i presidenti del Comitato Regionale della Federnuoto, Roberto Cognonato e dell'associazione che raccoglie le società sportive che gestiscono gli impianti natatori del Veneto (Assonuoto), Alessandro Valentini, che hanno rivolto un accorato appello sia al presidente della Regione Veneto, Luca Zaia che a quello Regionale dell'Anci, Mario Conte, chiedendo aiuto. «La situazione iniziata nel 2020, caratterizzata da 10 mesi di chiusura oltre a tutte le altre criticità - precisano i gestori degli impianti - si sta prolungando oltre ogni aspettativa e come se ciò non bastasse oggi è subentrato anche l'innalzamento dei costi energetici. Nessuno è in grado di prevedere quando si ridurranno le tariffe che attualmente ci vengono applicate e che sono assolutamente insostenibili. Per comprendere la gravità della situazione basta pensare che il costo di un Kw e cioè della materia prima, è quadruplicato rispetto ai mesi precedenti». Le previsioni sembrano confermare che fino al prossimo mese di aprile non ci saranno variazioni significative. «Senza un aiuto significativo nessuna società sarà in grado di proseguire con le attività - proseguono i gestori delle piscine - e se la situazione non dovesse migliorare l'unica strada da percorrere per la sopravvivenza sarebbe quella della chiusura o di un congruo ridimensionamento dei costi».
Il coordinamento nazionale delle associazioni dei gestori degli impianti natatori ha preso posizione inviando anche una lettera al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi, e al Governo evidenziando tutte le difficoltà del settore e chiedendo un aiuto concreto. «Una situazione molto difficile - concludono - che associata all'aumento dei contagi che in questo periodo viene evidenziato dai mezzi di comunicazione diventa drammatica e molto incerta. La questione è stata posta alle istituzioni e adesso la parola spetta a loro».

Francesco Coppola
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino