VENEZIA - Studenti e docenti dello Iuav in rivolta contro l'abolizione del Corso di laurea magistrale in Scienze e tecniche del teatro. Una decisione - maturata nell'ambito dei...
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«Il corso di laurea in Teatro è nato con votazione parlamentare - afferma l'ex direttore del Dipartimento di progettazione e pianificazione in ambienti complessi, Medardo Chiapponi - e per essere abolito dovrebbe esserci un'altra decisione del Parlamento. Invece il Senato accademico e il Cda hanno deciso la chiusura unilateralmente, senza neppure consultare il Ministero. Si perde una laurea di rilevanza nazionale, unica in Italia, che fa gola a tanti altri atenei. Assurdo inoltre chiudere senza avere la certezza di poter ottenere un master in Teatro: è una ipotesi che in realtà non esiste». «Sarebbe più sensato prendersi un anno di tempo - concludono Le Moli e Chiapponi - per ragionare sulle soluzioni. Invece la mannaia è calata dall'alto, nessuno tra i docenti ne sapeva nulla».
C'è ancora tempo per un passo indietro: per mantenere l'assetto il corso deve essere attivato entro metà aprile. Per questo il consiglio di dipartimento ha deciso di inviare al rettore e al direttore generale dello Iuav una lettera di condanna. Da lunedì gli studenti promuovono, ogni giorno, assemblee per cercare una soluzione; oggi alle 14.30 saranno all'ex cotonificio per discutere delle linee da perseguire.
Daniela Ghio
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Il Gazzettino