IL DATOROMA Le controversie tributarie pendenti scendono per la prima volta sotto quota 300mila, attestandosi a 297.458. Il dato del Ministero dell'Economia, che fa riferimento al...
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ROMA Le controversie tributarie pendenti scendono per la prima volta sotto quota 300mila, attestandosi a 297.458. Il dato del Ministero dell'Economia, che fa riferimento al 31 giugno, segna una diminuzione del 16,62% rispetto allo stesso periodo del 2020 e del 13,95% rispetto alla fine dello scorso anno. Le nuove controversie, instaurate in entrambi i gradi di giudizio, poi, nel secondo trimestre del 2021 sono 37.442, in aumento rispetto all'analogo periodo dello scorso anno del 6,11%. Nello stesso periodo le controversie definite, che sono 54.136, registrano quindi una forte crescita tendenziale, pari al 139,88%, evidenziando una netta ripresa dell'attività giudicante, con valori in linea con quelli del 2019. Le udienze svolte con modalità telematiche raggiungono il 27% del totale, con la percentuale nelle Commissioni tributarie del Nord-Est superiore al 53%. Più nel dettaglio i ricorsi presentati presso le Commissioni provinciali sono stati pari a 25.558, in aumento dello 0,75% e le definizioni, pari a 37.983, sono salite del 146,43%. Nelle Commissioni regionali, invece, gli appelli sono stati 11.884, (+19,82%), mentre le definizioni risultano pari a 16.153 (+125,76%).
L.Ram.
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Il Gazzettino