Conte-Goldin: così è sfumata l'intesa

Conte-Goldin: così è sfumata l'intesa
IL CASOTREVISO Alla fine, al netto delle congetture politiche più o meno veritiere, tutto si riduce a una questione di tempi: Marco Goldin e il sindaco Mario Conte non hanno...

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IL CASO
TREVISO Alla fine, al netto delle congetture politiche più o meno veritiere, tutto si riduce a una questione di tempi: Marco Goldin e il sindaco Mario Conte non hanno trovato un punto di contatto perché su lunghezze d'onda differenti. Da qui si capisce l'affermazione del sindaco su un futuro, possibile, accordo, con il curatore e critico d'arte trevigiano per organizzare grandi eventi a Treviso: «Diciamo che, adesso, - ha detto Conte - la nostra amministrazione non è pronta per poter accogliere quel tipo di richieste».

IL PROGETTO
Tra i due, in questi sei mesi, di incontri ce ne sono stati più di uno. Goldin ha presentato a Ca' Sugana un progetto di altissima qualità, incentrato su un ciclo di quattro mostre che avrebbe coperto i prossimi quattro anni e sarebbero state organizzate tutte a Santa Caterina. Un'offerta alla Goldin: esposizioni di livello, promozione a tappeto in Italia e all'estero, eventi collaterali che avrebbero accompagnato il pubblico fino al taglio del nastro, cataloghi, comunicazione curatissima e prestiti dai migliori musei del mondo. Insomma: il classico schema del curatore trevigiano, che ha fatto della qualità delle sue esposizioni una sorta di marchio di fabbrica. Un programma impegnativo, dai costi importanti e dalle potenzialità non indifferenti. Tutto bello insomma, o quasi. Goldin avrebbe voluto formalizzare senza perdere troppo tempo, il sindaco invece è rimasto più prudente. Anche perché le idee su come programmare i prossimi quattro anni si sono rivelate diverse.
LE INTENZIONI
Conte e la sua giunta hanno già in mente quello che vogliono. Il programma di promozione culturale e turistica dei prossimi anni ha come baricentro eventi di livello, almeno uno all'anno - e qui si ritorna alle mostre - in grado di produrre ricavi da riversare nella crescita della città. Eventi realizzati con la collaborazione delle associazioni e legati al territorio. Il Comune, inoltre, oltre a mettere a disposizione una sede di pregio come Santa Caterina, rimessa a nuovo e con a disposizione anche la sala ipogea, vuole incamerare anche una parte degli introiti da destinare agli investimenti. E questa è una delle condizioni per poter avviare una trattativa. In questi giorni Conte sta anche ultimando la ricerca di sponsor interessati a investire su Treviso, poi passerà alla ricerca di agenzie attrezzate per concretizzare la sua idea. E a gennaio svelerà i dettagli.
I TEMPI

Il progetto di Goldin, insomma, è arrivato troppo presto: da una parte c'era chi riteneva che fosse tutto pronto per concludere, dall'altra chi invece non voleva vincolarsi. Ecco quindi che le strade di Goldin e Treviso hanno iniziato a dividersi. Il critico d'arte trevigiano, ora impegnato nella sua tournée teatrale che sta riscuotendo ottimi risultati, ha cominciato a guardarsi attorno e le proposte per organizzare mostre non gli mancano. Il contatto più recente è quello con Padova. Treviso, invece, resta sullo sfondo.
Paolo Calia
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Il Gazzettino