«Con la questione degli obblighi vaccinali si sta generando una confusione

«Con la questione degli obblighi vaccinali si sta generando una confusione
«Con la questione degli obblighi vaccinali si sta generando una confusione incredibile in una popolazione, come quella italiana, già molto confusa sulla questione». ...

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«Con la questione degli obblighi vaccinali si sta generando una confusione incredibile in una popolazione, come quella italiana, già molto confusa sulla questione».

È così che Roberto Burioni, docente di microbiologia e virologia all'Università Vita e Salute del San Raffaele di Milano, commenta la decisione del ministro della Salute, Giulia Grillo, di mantenere l'obbligo dei vaccini per il morbillo e non per l'esavalente.
Quali potrebbero essere le conseguenze?
«Innanzitutto, si rischia di confondere ancora di più i genitori che, al contrario, avrebbero invece bisogno di ricevere un messaggio più chiaro e semplice sui vaccini».
Quale?
«Che i vaccini, tutti, sono sicuri e importanti per la prevenzione di moltissime malattie potenzialmente pericolose. Inoltre, bisogna ribadire il concetto che i vaccini sono fondamentali per proteggere le categorie più deboli».
Crede che il vaccino del morbillo sia più importante dell'esavalente in questo momento?
«Assolutamente no. Sono entrambi importantissimi. Eliminare l'obbligo per l'esavalente significa esporre la nostra popolazione a infezioni pericolosissime, come ad esempio la poliomielite, che non sono affatto scomparse come invece molti credono. Pensiamo all'epidemia di poliomielite scoppiata nel 1992 in Olanda. Se abbassiamo la guardia, queste malattie potrebbero ritornare».
Eppure, come ricorda il ministro, molti Paesi non prevedono l'obbligo vaccinale.
«Evidentemente non ne hanno bisogno. È probabile che in questi Paesi le coperture vaccinali siano buone da non rendere affatto necessario lo strumento dell'obbligo vaccinale. Purtroppo, in Italia non è così. Basta guardare i cali delle coperture vaccinali per farsi un'idea chiara della nostra situazione. Non solo. Il nostro Paese ha anche bisogno di ricevere informazioni chiare e scientificamente corrette sulla questione vaccini. Mettere e poi eliminare l'obbligo vaccinale non aiuta di certo. Purtroppo, c'è chi ancora si affida a false informazioni sull'argomento che non hanno alcun fondamento scientifico».

Val. Arc.
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Il Gazzettino