Comandante della caserma nei guai

Comandante della caserma nei guai
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Nel suo ufficio e poi in due stanze nell'alloggio dove abitava all'interno della caserma sono state rinvenute due pistole (su una terza ad aria compressa c'è da capire la sua reale potenzialità), tre fucili da caccia e un sacchetto con qualche grammo di hashish. A finire nei guai il comandante della stazione dei carabinieri di Barbarano Vicentino, il maresciallo Fortunato D'Agostino, 50 anni, che ora dovrà spiegare la presenza di quel "piccolo arsenale", che non era stato registrato. Il militare, che in questi giorni si trovava in vacanza, è stato denunciato in stato di libertà: rischia da un illecito disciplinare o uno penale, a secondo di come siano andati i fatti. A darne notizia, nel pomeriggio di ieri, durante una conferenza stampa tenutasi a Vicenza, sono stati i vertici del comando provinciale, che in mattinata avevano reso noto il fatto sia alla Procura di Vicenza (competente per territorio) che a quella di Verona. Al di là di quello che sarà l'esito delle indagini è stato annunciato che in ogni caso il maresciallo D'Agostino lascerà il comando di Barbarano e sarà spostato nel Padovano con un altro incarico.

Dai primi accertamenti è emerso che tutte le armi erano state cedute da cittadini, quindi non si tratta di sequestri, relativi a corpi di reato. Molto probabilmente la consegna di queste armi (è il caso ad esempio di una donna a cui è venuto a mancare il marito, appassionato di caccia) non è avvenuta nella stazione di Barbarano, ma in provincia di Ferrara, dove D'Agostino prestava servizio prima di essere assegnato alla stazione del Basso Vicentino. Il suo trasferimento è avvenuto circa un anno fa, ma di fatto il comandante aveva iniziato ad occupare l'alloggio solo all'inizio del 2014. Non è da escludere che tale materiale facesse parte del "trasloco", tra scatoloni e faldoni ancora da sistemare: toccherà ora al maresciallo ricostruire la vicenda, cercando di capire, con la documentazione probabilmente riscontrabile nel Ferrarese, quando queste armi erano state consegnate e perchè non risultassero nell'inventario della caserma dei Cc di Barbarano. Per quanto riguarda lo stupefacente, trattandosi di un sacchettino di nylon leggerissimo, non è escluso che possa essere finito inavvertitamente dentro uno scatolone, ma anche in questo caso bisognerà ricostruire l'episodio.
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Il Gazzettino