«Com'era e dov'era»: donazioni per l'edicola

«Com'era e dov'era»: donazioni per l'edicola
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LA SOLIDARIETÀ
VENEZIA «Com'era, dov'era». Non c'è stato il tempo di piangere, di prendere coscienza di quanto successo che sono già lì, pronti, 8 dei 20 mila euro necessari a rimettere in piedi l'edicola delle Zattere di Walter Mutti. Un chiosco che fino alle 22.30 di martedì 12 novembre c'era e che adesso non c'è più. Sparito. Prima abbattuto dai venti che soffiavano ad oltre cento chilometri all'ora su Venezia e poi trascinato dalla marea che nella nottata si è ritirata dai masegni.

Sul web gli amici hanno lanciato una raccolta fondi: Ricostruzione Edicola Walter, il titolo. Seguito da poche righe per spiegare che «l'edicola di Walter era un chiosco ormai storico in Fondamenta delle Zattere, punto di riferimento». La storia di Walter Mutti, della sua edicola colpita e affondata in una notte da tregenda, è una delle tante storie dell'Aqua Granda del novembre 2019. «Martedì sera stavo cenando quando attorno alle 20.15 hanno suonato le sirene dei 160 centimetri. Io abito alla Giudecca, di fronte alle Zattere: sono andato in edicola a controllare e sono rimasto fino alle 21.15 - racconta Walter - L'acqua cresceva ma non c'era vento. Poi ancora sirene e la previsione delle 21.40: 180». Definitiva. Anticamera dell'inferno. «Da quel momento per mezz'ora è successo di tutto - continua, ancora scosso - Il vento spirava a 100 all'ora, da tutte le parti. L'acqua cresceva a dismisura, le onde battevano sull'edicola che, alle 22.15, ha iniziato a tremare, muoversi, piegarsi. A quel punto sono uscito e l'acqua era già a 180. Appena ho messo un piede fuori, l'edicola si è inclinata». L'edicolante poi è tornato a casa per raggiungere le Zattere a notte fonda, alle 2, quando ormai il peggio era passato: «Sono tornato e mi sono trovato la sorpresa: l'edicola non c'era più. Quando l'acqua si è ritirata, se l'è portata via. È stato tutto improvviso. Un manufatto di 7 metri, 3 per 3, sparito nel nulla. Non so dove sia. Io? Spero di ripartire da qui, da questo lavoro, da questo posto». Ad aiutarlo, una miriade di generosi.
Per tornare com'era, dov'era. Come fu per la Fenice.

Nicola Munaro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino