Molti volontari, pochi cinghiali. È andata in archivio la seconda tranche del progetto di monitoraggio dei cinghiali organizzata per fare luce sul problema dei selvatici nel...
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La prima tranche è stata svolta la settimana scorsa sul monte Vendevolo, e vi hanno partecipato anche i selecontrollori che collaborano già agli abbattimenti e alle catture. Ieri, invece, la giornata era dedicata alle associazioni ambientaliste del padovano. E gli amanti della natura hanno risposto puntuali e numerosi, nonostante l'uscita sia partita di buon mattino. L'appuntamento domenicale era infatti per le 8 a casa Marina, la struttura del Parco che rappresenta la porta del monte Venda. E nel cortile del complesso sono arrivate oltre 100 persone, armate di scarponi e tanta buona volontà. I responsabili del progetto hanno spiegato ai volontari la dinamica della battuta di conteggio degli animali, poi il gruppo è salito sul Venda. I collaboratori sono stati disposti su un territorio di qualche decina di ettari, distanziati l'uno dall'altro e posizionati in modo da formare una sacca. Dalla parte opposta sono partiti i battitori, che hanno iniziato ad avanzare verso il centro del semicerchio formato dai volontari facendo rumore. Niente chiasso, per carità, solo un po' di confusione per far capire ai cinghiali che stava arrivando qualcuno. Gli animali si sono diretti verso la rete a maglie larghe dei volontari e alla fine della mattinata sono state tirate le somme, con gli avvistamenti e il conteggio dei capi.
I dati, che andranno incrociati con quelli della prima battuta e con le informazioni provenienti dalle prossime azioni di censimento, verranno resi noti solo a progetto concluso. «Ma a naso, e si tratta di una mia personale impressione avverte Lorenzo Guaia, ambientalista del Comitato difesa colli sono molti meno di quanto non si pensi».
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Il Gazzettino