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ROVIGO Via i sigilli dal New Look e tutto può essere visto con uno sguardo diverso a quasi quattro mesi dal rogo divampato all'interno del bazar cinese che ha danneggiato anche il Cinergia. Il destino della multisala dal 9 dicembre era rimasto avvolto nel mistero.
«La strada è ancora lunga, ma questo è un primo passo importante» sottolinea Alessandro Tizian, socio del Cinergia insieme a Tiziano Solmi.
Giovedì, i 20 lavoratori che da ieri sono disoccupati, nel far presente la loro difficoltà, hanno comunque ringraziato i due titolari.
ADESSO BISOGNA ATTENDERE
«La speranza è congelata - sottolinea con un pizzico di invidiabile ottimismo Tizian che spiega come mercoledì il New Look sia stato dissequestrato e, anche se il multisala rimanga ancora interdetto con l'accesso consentito solo quando sarà strutturalmente messo in sicurezza «intanto si sia aperta una porta».
Tizian precisa di non aver presente chi abbia in carico l'onere di avviare il lavoro. Quasi inevitabile che sorga un contenzioso fra la proprietà dello stabile, il centro commerciale Sagittario, a fianco della Fattoria ed entità autonoma anche se contigua, e il gestore del New Look, un 28enne di origini cinesi, considerando che il Codice civile stabilisce che l'affittuario risponda della perdita e del deterioramento della cosa che avvenga nel corso della locazione, anche se derivante da incendio, qualora non provi che siano accaduti per causa a lui non imputabile.
DOLO DA ESCLUDERE
Sulla causa, per ora emerge solo che l'ipotesi dolosa non troverebbe riscontri. «Ancora non ho avuto informazioni precise fa presente Tizian ma sembrerebbe da escludere».
Le variabili che possono condizionare i tempi sono ancora molteplici ed imprevedibili. Non si sa se e quando partiranno i lavori, ma pare certo che non saranno brevi. «I vigili del fuoco mi hanno spiegato aggiunge il gestore che la gradinata della sala 4 è gravemente compromessa, anche se da sopra non si vede».
STRUTTURA COMPROMESSA
In sostanza, il fuoco all'interno del New Look, arrivando a lambire il soffitto, ha intaccato la tenuta del pavimento del cinema sovrastante che per questo è interdetto. Il cinema non è stato direttamente interessato dalle fiamme, ma i danni sono stati provocati dal fumo e dal calore che ha raggiunto i 140 gradi. Dentro, è tutto da cambiare e bonificare. Servirà altro tempo. Poi, vi è un'ulteriore variabile: «Il nostro contratto scadeva il 22 marzo chiarisce Tizian - e c'era l'intenzione della proprietà di affidare la gestione a un altro soggetto». Ora anche questo passaggio, con l'Uci che doveva subentrare, è in forse. «Possono accadere tante cose conclude il socio del Cinergia , ma qualsiasi sia il gestore, è logico che vada a riassorbire tutti i lavoratori che sono in grado da subito di far funzionare il cinema».
Francesco Campi
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Il Gazzettino