«Chiederemo protezione»

«Chiederemo protezione»
Ora il vigilante teme ritorsioni. E chiede protezione per sé ma soprattutto per la sua famiglia. Una richiesta che potrebbe essere già formalizzata nei prossimi giorni. Da...

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Ora il vigilante teme ritorsioni. E chiede protezione per sé ma soprattutto per la sua famiglia. Una richiesta che potrebbe essere già formalizzata nei prossimi giorni. Da giorni vive rintanato in casa con la compagna, nel Padovano. E da quando il suo nome e il suo volto sono diventati di dominio pubblico, ha cominciato ad avere paura. Soprattutto per i suoi anziani genitori, presso i quali risulta ancora residente.

«È sereno e tranquillo per quello che ha fatto - spiega il suo legale, l'avvocato Daniele Panico -, ed è sicuro che l'inchiesta giudiziaria si risolverà per il meglio. Ma teme ritorsioni nei confronti della sua famiglia e per questo ha chiesto che possa essere attivato un servizio di tutela nei loro confronti». Il 47enne dei Rangers del gruppo Battistolli, M.Z., che all'alba di sabato ha sparato tre colpi di pistola contro i banditi in fuga dai carabinieri ferendo alla testa il 36enne Manuel Major, ancora ricoverato in condizioni disperate al Ca' Foncello, è sicuro di poter presto tornare al lavoro. Magari già dalla prossima settimana, finito un periodo di ferie.
«Si sente minacciato anche perché i due complici sono riusciti a fuggire - aggiunge l'avvocato Panico - e per questo non escludiamo di richiedere al più presto qualche forma di protezione per i suoi cari». Nei prossimi giorni, forse già domani, il vigilante verrà sentito nuovamente dagli investigatori per chiarire alcuni dettagli sulla sparatoria di sabato mattina.

«Ho agito per legittima difesa, loro mi hanno puntato un'arma, ho sentito uno scoppio e ho sparato» aveva spiegato subito dopo i fatti al sostituto procuratore Gabriella Cama, che ha aperto un'inchiesta indagandolo per il reato di tentato omicidio. Ma lui, tramite il suo legale, continua a ribadire di aver aperto il fuoco solo per difendersi. Quando ha saputo che la banda aveva fatto saltare in aria il bancomat della Veneto Banca di Falzè di Trevignano si è precipitato con la sua Punto d'ordinanza verso la filiale. Erano le 4,45 di sabato mattina e appena ha visto in lontananza la Bmw dei banditi di è messo di traverso in mezzo alla strada, per farli fermare. Uno dei loro gli avrebbe puntato a quel punto una pistola (nei campi è stata poi trovata un'arma giocattolo), e il 47enne ha quindi esploso tre colpi con la sua Glock. Uno di questi ha raggiunto alla testa, dietro l'orecchio destro, Manuel Major.
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Il Gazzettino