CASTELMASSACastelmassa è uno degli otto comuni polesani (sugli 85 dell'intera asta del fiume Po) riconosciuti come riserva. Dopo poco più di un anno dalla presentazione della...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Castelmassa è uno degli otto comuni polesani (sugli 85 dell'intera asta del fiume Po) riconosciuti come riserva. Dopo poco più di un anno dalla presentazione della candidatura a Riserva Biosfera Mab Unesco del tratto medio padano del Po è arrivato l'ambito riconoscimento che promuove, grazie alla proclamazione ufficiale, il progetto italiano coordinato dall'Autorità distrettuale del Fiume Po e sostenuto dal ministero dell'Ambiente e dal Governo in quest'ultimo decisivo sprint finale.
IL PROGETTO
L'Unesco ha riconosciuto il rilievo di questo nuovo progetto di gestione integrata dell'acqua che si connette ai due già esistenti: Delta del Po e Collina Po. Inizialmente i comuni che avevano aderito alla candidatura erano una sessantina e in soli dodici mesi l'elenco ha raggiunto 85 amministrazioni locali in possesso delle caratteristiche ambientali più idonee per poter rappresentare a pieno titolo Po Grande all'interno della Riserva MaB Unesco; gli stessi 85 comuni si distribuiscono lungo il tratto medio del Po in tre regioni: Lombardia, Emilia Romagna e Veneto e otto province (Cremona, Lodi, Pavia, Mantova, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, Rovigo).
«Da oggi - commenta il segretario generale dell'Autorià di distretto del Po Meuccio Berselli i territori che abbiamo messo in rete hanno uno strumento di straordinario valore per migliorare il loro ambiente e renderlo attrattivo in forma collettiva a beneficio comune sia di chi abita questi luoghi suggestivi sia per i migliaia di turisti e interessati che finora hanno vissuto habitat, paesaggio e ricchezze culturali e produttive in modo disomogeneo».
Per Legambiente l'impegno sul Mab è innanzitutto uno sforzo per provare a garantire uno sguardo unitario e politiche comuni a un ecosistema che ha caratteristiche omogenee ma che è sempre stato trattato in modo frammentario, a causa delle divisioni amministrative (tra province differenti in regioni differenti).
TESORO NATURALISTICO
«Un tesoro naturalistico, con il suo sistema di isole, lanche, golene e spiaggioni- spiega il sindaco Luigi Petrella - e conosciuto solo da pochi estimatori con perdita di opportunità e il fallimento di progetti che avrebbero potuto garantire il miglioramento ambientale, ma anche economico e sociale delle comunità». «Il Mab - scrive invece l'associazione Legambiente - è l'impegno di una comunità a costruire un futuro basato sull'idea di sviluppo sostenibile: agricoltura di qualità a basso uso di chimica, protezione e valorizzazione della biodiversità, turismo lento, gestione ottimale dei rifiuti, politiche avanzate sul clima.
Annalisa Boschini
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino