Castellana risparmiata: l'Avenale stavolta non fa paura

Castellana risparmiata: l'Avenale stavolta non fa paura
I TORRENTI CASTELFRANCO Se c'è una zona risparmiata quasi del tutto dalla temuta ondata di maltempo è stata la castellana. Già dalle prime luci dell'alba una task force formata...

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I TORRENTI
CASTELFRANCO Se c'è una zona risparmiata quasi del tutto dalla temuta ondata di maltempo è stata la castellana. Già dalle prime luci dell'alba una task force formata da polizia locale, volontari della protezione civile e amministratori era al lavoro per presidiare le zone sensibili della città. Controlli che si sono intensificati soprattutto nella zona del Muson dei Sassi e dell'Avenale che, già in diverse occasioni avevano dato problemi con esondazioni rapidissime e improvvise. «Ma non ci sono state criticità da segnalare. Muson e Avenale sono sotto controllo e i volontari sono stati allertati per far fronte a eventuali problematiche che possono sussistere nelle prossime ore», afferma rinfrancato il sindaco Stefano Marcon. Neanche la ricognizione generale fatta sul territorio dalla polizia locale guidata dal comandante Pina Moffa ha evidenziato problematiche così come, in centrale, non sono giunte segnalazioni da parte dei cittadini. Sul torrente Avenale che passa attorno alle fosse del castello, erano puntati anche gli occhi del Consorzio di bonifica Piave. «La situazione è più tranquilla di quel che ci saremmo aspettati», hanno affermato i tecnici alle 10.30 prima di andare a verificare lo stato del terreno anche in via Ponte di Legno dove l'Avenale si incontra con il Brenton. Anche in questo caso le acque sono rimaste dentro gli argini. La pioggia su Castelfranco è caduta copiosa solo nelle prime ore del mattino, poi è stata intermittente. Lo stato generale di allerta ha però pesato sull'umore dei cittadini che, soprattutto sui gruppi Facebook cercava continui aggiornamenti.

PIOGGIA A CIMA GRAPPA

Nessuna apprezzabile conseguenze anche lungo la fascia Pedemontana, molto più esposta della pianura con questo tipo di configurazioni. Erano attesi fenomeni consistenti che in realtà non ci sono stati. Quindi Brenton e Pighenzo questa volta sono rimasti tranquilli. Precauzionalmente sul Grappa è stato chiuso il rifugio Ardosetta, a 1450 metri di quota, per pioggia e vento. Segnalata anche qualche caduta rami, ma anche questa va considerata nella norma. A Montebelluna un grande albero nel parco Manin è stato divelto. Intasata di fango e detriti la griglia inizio via Buon Giovanni di Biadene, pino in strada sulladorsale delMontello. Si segnalano varie buche pericolose, interruzione dell'illuminazione pubblica in via Ospedale, via anassilide, via dei Mante e nel sottopasso di Guarda .
Lucia Russo
Gabriele Zanchin
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino