Caso piscine, Unipol Banca verrà pagata solo ad aprile

Caso piscine, Unipol Banca verrà pagata solo ad aprile
POLO NATATORIOROVIGO Caso piscine, il Comune non ha ancora pagato l'ingiunzione di pagamento di 6,7 milioni e questo non fa altro che allungare la vicenda. Nel 2006 il Consorzio...

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POLO NATATORIO
ROVIGO Caso piscine, il Comune non ha ancora pagato l'ingiunzione di pagamento di 6,7 milioni e questo non fa altro che allungare la vicenda. Nel 2006 il Consorzio Cooperative Costruzioni (poi diventato Veneto Nuoto Srl) e Palazzo Nodari si accordarono per costruire il Polo Natatorio. All'epoca era sindaco Paolo Avezzù e, pochi giorni prima del termine del suo mandato, venne firmata da un dirigente la convenzione per la realizzazione della struttura. In questa veniva stabilito che Veneto Nuoto potesse gestire le piscine di Rovigo per 25 anni, al termine dei quali sarebbero poi state restituite al Comune. Nel 2017 si scopre che Veneto Nuoto non ha pagato gran parte del finanziamento e, in virtù di una clausola del contratto, l'intero debito contratto con Unipol Banca ora è in capo al Comune. A novembre il Consiglio comunale aveva accantonato una cifra complessiva di 6,7 milioni per pagare l'ingiunzione di pagamento e risolvere la faccenda, ma non è stato eseguito alcun pagamento. Adesso si dovrà aspettare il 30 aprile per avere nuovamente la cifra completa a disposizione sanare il debito che ha letteralmente bloccato la maggior parte degli investimenti dell'Amministrazione Bergamin. «L'avanzo libero destinato dal Consiglio comunale di novembre è rientrato nel calderone dell'avanzo perché non è stato utilizzato entro dicembre spiega l'assessore al Bilancio Susanna Garbo Quell'avanzo libero di 1,2 milioni di euro andava usato entro fine anno assieme al fondo di soccombenza (5,5 milioni di euro, ndr) già precedentemente creato. Questa somma, quando ci sarà il bilancio consuntivo 2018, a fine aprile, verrà inserita in aggiunta all'esistente fondo di soccombenza. In questo momento se Unipol chiedesse di pagare, il Comune potrebbe prontamente sborsare solo 5,5 milioni».

A.Luc.
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Il Gazzettino