Caso di nonnismo in caserma il giudice riapre il processo

Caso di nonnismo in caserma il giudice riapre il processo
ALLA SBARRABELLUNO Colpo di scena ieri, in Tribunale a Belluno, nel processo che vede alla sbarra per nonnismo tre militari del Settimo Reggimento Alpini di via Col di Lana. Ieri...

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ALLA SBARRA
BELLUNO Colpo di scena ieri, in Tribunale a Belluno, nel processo che vede alla sbarra per nonnismo tre militari del Settimo Reggimento Alpini di via Col di Lana. Ieri il giudice Angela Feletto che doveva dare lettura della sua sentenza ha letto invece un'ordinanza con cui di fatto a riaperto il processo. Alla sbarra il sergente maggiore Francesco Caredda, comandante del plotone dove c'era il militare parte offesa, il caporalmaggiore scelto Fabio Siniscalco e il caporalmaggiore capo Salvatore Garritano (avvocato Antonio Vele di Treviso). I componenti dell'esercito italiano, residenti in città, sono accusati di violenza privata, lesioni e abuso di autorità (avrebbero violato gli articoli 195 e 196 del Codice penale militare di pace). Nel processo sono stati ricostruiti fatti risalgono al 2015-2016 e sarebbero avvenuti ai danni di un loro sottoposto 25enne (parte civile). Proprio le dichiarazioni rilasciate in aula dagli imputati prima della conclusione (prima della richiesta di condanna totale di 4 anni e 3 mesi) hanno spinto il giudice a approfondire la tesi difensiva. Ha riaperto il processo e vuole sentire quindi 9 testimoni (militari che hanno frequentato il corso di tiratori scelti in cui ci sarebbero stati quegli scherzi all'inferiore). Si torna in aula il 13 settembre.

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Il Gazzettino