Casa Rosetta, 90 giorni per togliere le impalcature

Casa Rosetta, 90 giorni per togliere le impalcature
EDIFICIO PERICOLANTE ROVIGO La situazione di fatiscenza dell'immobile...

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EDIFICIO PERICOLANTE

ROVIGO La situazione di fatiscenza dell'immobile denominato Casa Rosetta Ferrari in piazza D'Annunzio non può durare a lungo. È quanto emerge dall'ordinanza firmata dal dirigente del settore urbanistica di Palazzo Nodari, Giampaolo Ferlin, che intima a Orazio Lunari, titolare dei lavori di sistemazione dell'edificio e che proprio in quella zona ha il proprio studio, l'esecuzione entro tre mesi di significativi interventi strutturali relativi al consolidamento delle murature perimetrali dove sono attualmente poste in essere opere provvisorie che dovranno conseguentemente essere rimosse, in particolare per le parti che vanno a occupare strade di uso pubblico. In pratica, si intervenga per sistemare la palazzina e metterla in sicurezza e lo si faccia in tempi stretti. Una situazione intricata e che si protrae nel tempo quella di Casa Rosetta, edificio storico situato in pieno centro cittadino, a due passi dalla Camera di Commercio e da Piazza Garibaldi. La prima ordinanza di messa in sicurezza dell'edificio risale al novembre 2012 e fu emessa a seguito di un crollo di parte dello stesso immobile. Proprio a seguito di tale crollo vennero issate impalcature di contenimento e altre strutture che vanno ad interessare anche il tratto della strada antistante. Il piano dei lavori di sistemazione venne, poi, presentato ad aprile 2015 da Orazio Lunari, atto secondo quanto si legge nei documenti ufficiali al recupero con risanamento conservativo del complesso denominato Casa Rosetta Ferrari e il successivo avvio dei lavori avvenne a novembre dello stesso anno. Dalla data di inizio ad oggi - si riscontra nell'ordinanza firmata da Ferlin - i lavori stanno procedendo a rilento, non essendo stati effettuati interventi significativi e nonostante l'urgenza rappresentata dall'Amministrazione. E ancora si parla della necessità di lavori da realizzarsi immediatamente, anche se nel pieno rispetto di quella che è verosimilmente la vera spina nel fianco dell'intera opera, vale a dire il vincolo monumentale cui è sottoposta. Ad aprile 2017 e ancora a gennaio di quest'anno e nei giorni scorsi, i sopralluoghi da parte della polizia locale hanno evidenziato il perdurare della situazione di stallo, costringendo dunque ad arrivare all'attuale ordinanza, per provare a forzare la mano e pervenire ad una sistemazione e messa in sicurezza dell'intera struttura, per evitare ulteriori potenziali crolli e pericoli, oltre che per ottenere un pieno utilizzo della zona interessata ad uso pubblico.

Andrea Gardina
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Il Gazzettino