Per Bruno Ruffolo, caporedattore cultura del GrRai, quello di Gianrico Carofiglio è un libro «prezioso, che offre molti spunti, ma nello stesso tempo spiazza il lettore per quei...
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Allora cosa sono la gentilezza e il coraggio? «Per chiarire i due termini-concetti afferma Carofiglio è opportuno definire cosa essi non sono. Gentilezza non sono le buone maniere, che sono pure importanti nel vivere civile; non è la mitezza; non è l'attitudine a ritirarsi dal conflitto. La gentilezza è invece la capacità di accettare il conflitto sapendo di poter competere con l'avversario senza offenderlo o annientarlo. Il coraggio invece è non cedere alla violenza, è far buon uso della paura». Tutto questo discorso, è evidente, si riferisce soprattutto ai conflitti che nascono nei dibattiti, specie in tv, e va da sé che gli incontri-scontri fra politici ne costituiscono un esempio eclatante.
Per questo Ruffolo dice che il libro è un manuale per reagire ai discorsi manipolatori. Per l'autore l'esempio più noto in materia viene da Trump: «la manipolazione politica è il metodo più utilizzato dall'attuale presidente degli Stati Uniti. Attenzione, però, manipolare non significa dire il falso, è la capacità di far apparire come vera una cosa non vera. È come barare a carte: ci si difende solo imparando i trucchi del mestiere. E a quel punto si è in grado di controbattere in maniera pacata e ragionevole sia alle manipolazioni che alla fallacia, ovvero a quelle affermazioni semplificatorie che possono indurre in equivoco nel caso di propaganda politica gli elettori».
A questo punto il passo è breve: la nostra dice Ruffolo è l'epoca dei social e lì una notizia falsa ripetuta tante volte alla fine viene ritenuta vera. Come ci si difende e come ci si contrappone? Sempre conoscendo i trucchi dei bari o dei prestigiatori, secondo Carofiglio: «Viviamo in una società sempre più arrabbiata e ciò genera insicurezza e debolezza e quindi la tendenza a trovare un capro espiatorio a questa crisi. L'esempio della Germania dopo la Grande Guerra è calzante: una nazione alla fame e senza prospettive ha scaricato le sue frustrazioni su un nemico: con il nazismo lo sarebbero divenuti gli ebrei. Non si deve confutare l'affermazione falsa, ma dichiarare la verità alternativa e ciò assume una dimensione etica». Ma bisogna farsi capire da tutti: «Il numero di parole possedute da un popolo, è l'indice del suo livello di democrazia».
Nico Nanni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino