Carniello nominato presidente di Credima

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SAN GIORGIO DELLA R. È Giorgio Siro Carniello, già direttore del...

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SAN GIORGIO DELLA R.

È Giorgio Siro Carniello, già direttore del Dipartimento di Medicina Interna e, negli ultimi due anni, del Dipartimento di Assistenza Primaria dell'Azienda per l'Assistenza Sanitaria 5 Friuli Occidentale, il nuovo presidente di Credima. Il direttivo della Mutua di Friulovest Banca, sodalizio che conta oltre 3.300 soci, lo ha indicato all'unanimità, confermando come suo vice Markus Maurmair. Il primo pensiero di Carniello è stato per il suo predecessore, Vinicio Milan, venuto a mancare due mesi fa. «È stato un grande presidente e la sua prematura scomparsa lascia un vuoto umano incolmabile, tanti ricordi e insegnamenti professionali che abbiamo l'obbligo morale di portare avanti con il medesimo slancio altruistico e con il suo spirito cooperativistico». Per Carniello, Credima avrà un ruolo fondamentale per realizzare il welfare di comunità: «Sono tempi particolari quelli che oggi viviamo, assistiamo a una turbolenza generale del sistema sanitario che investe l'utente come pure il personale medico e sanitario. Soffriamo il cambio generazionale, la carenza di medici di medicina generale e di specialisti ospedalieri, a cui si associa il progressivo assorbimento di risorse per la necessità di garantire risposte a una popolazione in profondo cambiamento. Come sta avvenendo in tutti i sistemi sanitari, anche Credima dovrà cogliere l'opportunità di coinvolgere, promuovere e valorizzare oltre ai medici tutti anche le professioni sanitarie (sono oltre 20 nel nostro Paese, ndr) secondo una logica di trasversalità e di multiprofessionalità dell'intervento. Abbiamo il dovere di sviluppare con loro percorsi di coinvolgimento importanti sul territorio di nostra competenza». Per il neo presidente, Credima dovrà essere al centro della promozione del benessere della propria comunità. «La salute non è il risultato del numero di ospedali, di medici e di personale sanitario che abbiamo, ma la somma di tante azioni multidisciplinari. La carta di Ottawa del 1986 afferma siano le persone stesse la maggiore risorsa in campo e definisce la promozione della salute come il processo che mette in grado le persone e le comunità di avere un maggior controllo sulla propria salute e migliorarla, è un insieme coordinato di attività finalizzato a trasformare le condizioni sociali, ambientali, culturali ed economiche di un preciso contesto, modificare conoscenze, abilità e livelli di autonomia delle persone. Mi piacerebbe ad esempio spingere verso l'innovazione tecnologica ed organizzativa a favore dell'anziano a domicilio, dotare le infermiere dell'assistenza domiciliare di software per gestire dati. Tutto questo assieme alle amministrazioni locali che vorrei coinvolgere in una pianificazione coordinata».

L.P.
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Il Gazzettino