IL BRACCIO DI FERROTREVISO Il settore aereo sta attraversando una crisi gravissima. Il crollo dei passeggeri provocato dalla pandemia richiede sforzi comuni da parte di tutti i...
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TREVISO Il settore aereo sta attraversando una crisi gravissima. Il crollo dei passeggeri provocato dalla pandemia richiede sforzi comuni da parte di tutti i soggetti coinvolti per contenere i costi. Save replica così al rifiuto dei sindacati di categoria. I confederali hanno reso noto come Triveneto Sicurezza, società controllata dal gruppo che gestisce gli aeroporti di Venezia e Treviso e specializzata nei controlli di sicurezza negli scali, abbia proposto di rivedere l'integrativo aziendale, con, di fatto, una riduzione di circa il 25% delle stipendio. Al Canova sarebbero interessati 80 addetti. Ipotesi ritenuta inaccettabile dai rappresentanti dei lavoratori e subito respinta. «La crisi in corso non sarà breve, produrrà effetti strutturali di lungo termine mettendo in discussione la stessa sopravvivenza delle società che non sapranno rivedere la propria organizzazione e la propria struttura dei costi» ribadisce una nota di Save.
IL TAVOLO
Alla luce di questa situazione «l'azienda ha convocato i sindacati per aprire un confronto su produttività ed efficienza organizzativa, e su strumenti di flessibilità contrattuali, come la banca ore, che consentano di recuperare competitività e adeguare la propria struttura dei costi rispetto al mercato». Se i sindacati hanno sottolineato come siano altre le voci da tagliare e non le retribuzioni, la realtà presieduta da Enrico Marchi rinnova l'invito: «Crediamo che il Gruppo Save stia dimostrando resilienza e senso di responsabilità, siamo convinti che i momenti di difficoltà si superino insieme e per questo motivo confidiamo di poter proseguire un tavolo di discussione serio quanto necessario con i rappresentanti dei lavoratori, con l'obiettivo principali di tutelare i posti di lavoro e garantire alla nostra organizzazione la capacità di superare questo grande momento di difficoltà».
IL MASTERLPLAN
Nel frattempo, dopo l'agognato benestare ministeriale, si comincia a lavorare per tradurre in realtà il masterplan dell'aeroporto. Del tema, ieri, hanno discusso in un incontro il sindaco di Treviso Mario Conte e il presidente di Save, Enrico Marchi. «Abbiamo voluto stabilire quali sono le priorità per una crescita sostenibile e in equilibrio con il territorio dell'aerostazione, dalle opere di mitigazione ambientale alla passerella sulla Noalese», spiega il primo cittadino. Altro aspetto è stata la viabilità dell'area, «fondamentale dice ancora Conte - non solo per favorirne l'accessibilità da parte dell'utenza, ma soprattutto per garantire flussi di traffico ordinati e veloci a Treviso e in tutta l'area interessata». Una volta ottenuta la conformità urbanistica il piano potrà essere approvato da Enac. «Abbiamo convenuto conferma Marchi - di mettere subito al lavoro i nostri tecnici per definire le priorità e le migliori soluzioni realizzative». Proprio in merito alle dichiarazioni sulla sostenibilità, gli esponenti di Europa Verde Verdi Daniele Tiozzi, Elisa Casonato e Stefano Dall'Agata, invece, attaccano l'assessore Alessadro Manera: «Nella funzione di Commissario si risponde delle analisi fatte in base alle proprie competenze tecniche e a quanto prescrive la legge, in funzione dell'interesse generale, e non dell'interesse di una parte».
Mattia Zanardo
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Il Gazzettino