Caduta fatale dalle scale «Ora la causa al condominio»

Caduta fatale dalle scale «Ora la causa al condominio»
IN TRIBUNALE TREVISO «Se il parapetto delle scale fosse stato a norma...

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IN TRIBUNALE

TREVISO «Se il parapetto delle scale fosse stato a norma Luis non sarebbe morto. Per i suoi familiari avvieranno una causa nei confronti del condominio», a dirlo l'avvocato Gianfranco Coletti, uno dei legali della famiglia della vittima, annunciando l'apertura di un nuovo fronte giudiziario legato alla morte del 31enne Luis Jefferson Gesualdo, caduto dalle scale perché terrorizzato da un cane. Il cuore del dominicano si fermò il 23 aprile 2017 dopo essere caduto dalle scale del condominio di Via Santa Bona Vecchia dove viveva con la compagna e la figlioletta, nata pochi giorni prima. La famiglia del 31enne intende rivolgersi al giudice civile per ottenere il risarcimento del danno sia dalla coppia di brasiliani proprietaria del cane (non assicurato) che della società proprietaria dello stabile. Per quei fatti la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio con l'accusa di omicidio colposo del 43enne Miguel Da Veiga e della 47enne Matilde Alibosky, i proprietari del pastore tedesco Lupa che, mentre Luis e il cognato 20enne stavano salendo le scale per rincasare, uscì da un appartamento al secondo piano ringhiando contro il dominicano. Lui, che aveva la fobia dei cani, indietreggiò tentando di salire sul parapetto ma perse la presa volando di sotto. Un caduta che gli risultò fatale. Per il pm Gabriella Cama vi fu negligenza e imprudenza da parte dei due brasiliani, che lasciarono il portoncino di casa socchiuso e il cane non sorvegliato. Ma secondo i legali dei parenti di Luis Jefferson Gesualdo se il parapetto fosse stato a norma la tragedia si sarebbe potuta evitare. «Una protezione - ha spiegato l'avvocato Coletti - alta meno di un metro. Circostanza che abbiamo fatto presente alla Procura, che però ha indagato solo i proprietari del cane. Quindi agiremo in sede civile». Martedì si sarebbe dovuta tenere l'udienza preliminare davanti al gup Angelo Mascolo per discutere della richiesta di rinvio a giudizio ma tutto è stato rinviato per un difetto di notifica.

D. Bar.
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Il Gazzettino