Creato dal fumettista americano Elzie Crisler Segar e portato sullo schermo da Dave e Max Fleischer, comparve per la prima volta il 17 gennaio 1929 a pochi giorni da un altro mito...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E da lì è partita una vera saga, che ha fatto diventare lo scorbutico marinaio dal cuore tenero protagonista di cortometraggi animati cinematografici, cartoni animati per la tv, comicbook, video giochi, pubblicità, un francobollo celebrativo nel 95 e anche un film d'animazione Disney di Robert Altman con Popeye interpretato addirittura da Robin Williams. E ha fatto consumare di buon grado a milioni di bambini gli spinaci responsabili del «braccio di ferro» del marinaio: negli anni 30 in consumi aumentarono del 30% tanto da spingere i coltivatori della texana Crystal City e gli industriali dell'Arkansas a erigergli due statue di ringraziamento. La terza scultura che rappresenta Popeye si trova a Chester in Illinois, dove è nato Segar.
Continuando a parlare di statue anche Jeff Koons ne ha create alcune dedicate al marinaio, dai colori sgargianti, lucide a specchio e ovviamente «armate» dell'immancabile barattolo di spinaci: la più famosa è quella alta due metri che nel 2014 fu comprata all'asta dal re dei casinò Steve Wynn per 28,2 milioni di dollari.
Ovviamente Popeye, oltre al principale antagonista Bruto che cerca di portagli via il cuore di Olivia, è circondato da una serie di indimenticabili personaggi. Da SweèPee - Pisellino (figlio adottivo avvolto nella sua copertina di lana) a J. Wellington Wimpy - Poldo Sbaffini (che per ingurgitare panini è pronto a qualsiasi cosa tanto da dare il nome anche alla catena americana Wimpy, specializzata in hamburger). C'è poi Poopdeck Pappy - Braccio di Legno, padre di Braccio di Ferro che gli assomiglia in modo impressionante.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino