BORGO VALBELLUNA Per far rivivere l'area che da diversi anni versa in uno stato

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BORGO VALBELLUNA

Per far rivivere l'area che da diversi anni versa in uno stato di degrado, quella dell'ex marmificio al bivio San Felice, serve una variante che trasformi l'area da zona artigianale mista, a commerciale direzionale. Lì, infatti, potrebbe spostarsi la farmacia Dolomiti. Il progetto è stato lasciato in eredità al nuovo Comune dall'ultima amministrazione di Trichiana (sindaco Fiorenza Da Canal) lo scorso gennaio. Era tutto pronto per formalizzare l'accordo tra il farmacista Alberto Da Pian, titolare della farmacia Dolomiti e la nuova Amministrazione di Stefano Cesa, ma durante l'ultimo Consiglio comunale il meccanismo si è inceppato: stando agli accordi con l'Amministrazione Da Canal, oltre a far sorgere la nuova sede delle farmacia Dolomiti, un magazzino farmaceutico e un esercizio commerciale,(come una sanitaria) la famiglia Da Pian si era impegnata, a titolo di compensazione, di investire 151 mila euro per fare un marciapiede, che la gente di Trichiana aspetta da una decina di anni. Invece, su richiesta dei due assessori di Trichiana di Borgo Valbelluna, Monica Frapporti e Martino Bernard, è stato chiesto di monetizzare l'opera. Ad inquadrare la situazione ci ha pensato l'ex vicesindaco di Trichiana, Gianluca Franco: «L'anno scorso, a fine mandato, abbiamo firmato accordo programma per recuperare l'ex marmificio del bivio. Siamo riusciti ad intercettare l'interesse della famiglia Da Pian per l'acquisto dal momento che stava cercando un posto per la nuova farmacia, non convinta della scelta della piazza (pochi parcheggi) racconta Gianluca Franco-. Dopo qualche mese è tornato chiedendo cosa si riusciva a fare. Noi eravamo interessati prosegue l'ex vicesindaco -. Tutto si è concretizzato in tempi record, eravamo però a ridosso del referendum della fusione, abbiamo dunque preparato il documento e naturalmente, in base alla nuova legge regionale, un accordo programma pubblico-privato, dove si prevede che il privato preveda una compensazione» Tutto era stato sottoscritto dal segretario e registrato all'Agenzia delle Entrate. La scorsa settimana la sorpresa in Consiglio comunale. Agli ex amministratori di Trichiana il sindaco Cesa ha spiegato come le istanze di chiedere a Da Pian la monetizzazione dell'opera del marciapiede fossero arrivate dagli assessori trichianesi Frapporti e Bernard. «Spiace ha affermato Gianluca Franco che lo stop sia arrivato proprio da persone di Trichiana, che non sono mai venute a informarsi (abbiamo lasciato 1,7 milioni da spendere) e che l'ex assessore Lillo Trinceri non abbia neanche parlato, uno sgarbo politico».

Federica Fant
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Il Gazzettino