Bob Martin, conto alla rovescia per i licenziamenti

Bob Martin, conto alla rovescia per i licenziamenti
IL PROCEDIMENTOUDINE È partita ieri, dunque quattro giorni dopo il previsto e a tutto beneficio dei lavoratori, la procedura per il licenziamento collettivo alla Bob Martin di...

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IL PROCEDIMENTO
UDINE È partita ieri, dunque quattro giorni dopo il previsto e a tutto beneficio dei lavoratori, la procedura per il licenziamento collettivo alla Bob Martin di Sant'Osvaldo a Udine, l'azienda con proprietà internazionale che a metà settembre ha improvvisamente fatto sapere di voler cessare l'attività alla fine del mese. Da allora è scattata una corsa contro il tempo per trovare qualcuno disposto a rilevare uno stabilimento in cui si producono cibo e mangimi per animali di piccola taglia. In prima fila anche la Regione, con il vicepresidente e l'assessore al Lavoro. Una settimana fa è scaduto il tempo in più richiesto proprio da sindacati e Regione per verificare se già in un periodo ristretto fosse possibile trovare un'alternativa. Venerdì scorso la constatazione che ancora non era stata individuata una precisa strada d'uscita, pur con la conferma dell'interessamento di cinque realtà. Da lì il prosieguo della vicenda secondo tappe in linea con situazioni di questo tipo, cioè l'apertura della procedura per il licenziamento collettivo dei 72 dipendenti, formalmente notificata ieri.

Si tratta di un percorso che durerà 75 giorni durante i quali si cercherà di verificare se le disponibilità di subentro diventeranno davvero realtà entro il 2 gennaio 2018. Solo se non si dovesse concretizzare alcunché, allora al 76° giorno l'azienda potrebbe inviare le lettere di licenziamento effettivo. Per i lavoratori si tratta di un tempo prezioso per cercare di costruire un futuro, ma anche perché in questo lasso di tempo continueranno a ricevere lo stipendio, matureranno le ferie e il Tfr. «Abbiamo conferma che le cinque proposte ci sono e una sarebbe in stato più avanzato delle altre afferma Stefano Gobbo, della Cisl regionale -. Guardiamo avanti con speranza». La vicenda è stata immediatamente seguita da vicino anche dalle istituzioni, sia dal sindaco di Udine, Furio Honsell, che dalla Regione che ha partecipato a diversi incontri, l'ultimo anche con l'Api, l'Associazione piccole industrie, in rappresentanza della proprietà. Proprio una settimana fa il vicepresidente Bolzonello aveva espresso l'auspicio che l'amministrazione regionale potesse essere presente con un proprio tecnico anche agli incontri con gli imprenditori interessati a rilevare l'attività. «A giorni chiederemo, come da procedura, di poter incontrare la proprietà per sentire come intende gestire questo periodo», conclude Gobbo.

Antonella Lanfrit
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Il Gazzettino