Bitonci non invita i suoi consiglieri, c'è aria di crisi

Bitonci non invita i suoi consiglieri, c'è aria di crisi
LA MINORANZAPADOVA Acque sempre più agitate nel centrodestra: si allunga la lista dei dissidenti nei confronti di Massimo Bitonci. Non solo. Lunedì sera, in occasione di una...

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LA MINORANZA
PADOVA Acque sempre più agitate nel centrodestra: si allunga la lista dei dissidenti nei confronti di Massimo Bitonci. Non solo. Lunedì sera, in occasione di una riunione preconsiglio della minoranza, è stato invitato il capogruppo del Movimento 5 Stelle Simone Borile, ma non il consigliere leghista Alain Luciani e i due esponenti della lista Bitonci Davide Meneghini e Roberto Moneta.

«Ormai si contano sulle dita di una mano quelli che gli sono rimasti fedeli», commentava lunedì sera nell'aula di Palazzo Moroni un consigliere di lungo corso con un certo compiacimento. Sta di fatto che la riunione di minoranza che si è tenuta lunedì prima dell'inizio del consiglio ha certificato l'ennesimo strappo in seno alla compagine che, fino a otto mesi fa, ha sostenuto la corsa dell'ex primo cittadino per la rielezione a Palazzo Moroni. Gli invitati al consesso, oltre naturalmente a Bitonci, erano infatti solamente cinque. Nell'ordine: la capogruppo di Forza Italia Eleonora Mosco, la capogruppo della lista Bitonci Vanda Pellizzari, il vicepresidente del consiglio Ubaldo Lonardi e la leghista Vera Sodero. Nonostante non faccia parte del centrodestra, seduto al tavolo era presente anche Borile. Assenti perché non invitati, appunto, Luciani, Moneta e Meneghini. Un'assenza, la loro, legata a un motivo molto preciso: non erano stati invitati. Anche se continuano a ribadire la loro appartenenza al centrodestra, nessun invito anche per Matteo Cavatton, Enrico Turrin ed Elena Cappellini di Libero Arbitrio.
Il mancato invito non è rimasto certo senza conseguenze. Ieri pomeriggio, per esempio, Luciani, si è anche tolto dalla chat della minoranza, per poi tornarvi poco dopo, probabilmente a seguito di qualche chiarimento. Sta di fatto che, in meno di un anno, l'opposizione ha registrato una sorta di balcanizzazione che non sembra destinata a ricomporsi. Non è un mistero per nessuno, infatti che, per esempio, Libero Arbitrio abbia intrapreso una strada diametralmente opposta rispetto all'opposizione dura e pura di Bitonci. Una linea che ha portato l'amministrazione Giordani a recepire in consiglio comunale molte istanze presentate dal gruppo guidato da Cavatton. La situazione potrebbe poi essere tutta in divenire. Non è affatto escluso, che, in prospettiva, in seno all'opposizione possano nascere nuovi gruppi consiliari. Gruppi che avrebbero una conseguenza immediata: indebolire la Lega e la lista Bitonci.

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino