BRUXELLES - Dopo sei giorni di allarme rosso continuo e mentre in due blitz a Berlino vengono fermate due persone, per il coordinamento dei servizi antiterrorismo belgi (Ocam)...
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Intanto monta la polemica sui frammentari meccanismi dell'antiterrorismo belga. La borgomastro di Molenbeek, la liberale Francoise Schepmans, che tre anni fa ha preso il posto del socialista Philippe Moureaux, rimasto in sella per vent'anni, ha rivelato che i nomi di Salah e Mohamed, ma anche quelli dei fratelli Abaaoud erano in una lista di 85 abitanti del quartiere segnalati dall'antiterrorismo. Senza che però quegli 85 nomi potessero essere girati ai servizi di prevenzione anti-radicalizzazione.
Nelle stesse ore a Berlino le forze speciali della polizia tedesca compiono due blitz in altrettante moschee a Charlottenburg e Neukoelln. Due i fermati, ma nella perquisizioni «non è stato trovato nulla» di particolarmente sospetto. Anche in Belgio sono scattati due nuovi raid. Nella località vallona di Auvelais, tra Charleroi e Namur, è stata perquisita con grande dispiegamento di forze una casa affittata il 5 ottobre da due giovani di origini maghrebine. E vicino al confine con Olanda e Germania polizia ed esercito sono tornati in azione a Verviers, la città dove il 15 gennaio, dopo l'attacco a Charlie Hebdo, venne individuata, con l'uccisione di tre jihadisti, la cellula di cui era capo Abdelhamid Abaaoud, la mente della strage di Parigi morto nel covo di Saint-Denis. Stavolta, pare, la polizia cercava un uomo che nel frattempo sarebbe andato in Marocco. Da Rabat l'antiterrorismo ha comunicato di aver smantellato una cellula, con gli arresti di due uomini e una donna tra Fez, Casablanca e Ouled Tayma, paese d'ordine della famiglia Abaaoud.
Sarebbe invece partito per combattere in Siria un giovane imam che faceva proselitismo in tre moschee di Anversa. Di Youssef E.G, si erano perse le tracce da un mese. Il gabinetto di Bart De Wever, borgomastro della capitale mondiale dei diamanti nonché leader del primo partito del Paese (gli autonomisti fiamminghi dello N-Va), era «a conoscenza» della questione. Ma ha tenuto la bocca chiusa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino