BERGAMO Fa male il dentista Gasparini, malissimo. Perchè la sua Atalanta è una macchina perfetta, costruita per far male, che quando trova la vena dei suoi interpreti migliori...
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PIEDE ISPIRATO
Ilic ha il piede ispirato e l'imbucata con cui libera Pasalic (7') davanti a Romero per l'1-0 facile facile fa parte del suo repertorio di genialate. Così come lo scambio al limite Pasalic-Muriel-Pasalic che fa a fette la disorientata difesa veneziana per il gol del 2-0 del croato appartiene al già visto nel repertorio gapariniano, fatto di fraseggi stretti in cerca del varco buono per aprire le difese. Caduto in pieno nella trappola, il Venezia cerca di riordinare piano piano le idee, ma la girata di Henry al 27' (Musso respinge) è solo una pia illusione, prima di andare al riposo sullo 0-2. Così come nella ripresa la rasoiata del neoentrato Crnigoj a inizio ripresa (Musso pronto) è in realtà il preludio all'impietoso dilagare dell'Atalanta che trova prima il 3-0 con Koopmeiners (12', sinistro chirurgico dal limite) e al 25' serve il poker ancora con Pasalic, che porta a casa il pallone e la Dea al terzo posto con l'Inter, in campo oggi. Il resto è una lenta agonia sino al triplice fischio finale.
Marco Bampa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino