Badanti infedeli derubano l'assistito

Badanti infedeli derubano l'assistito
IL RAGGIROPADOVA Hanno approfittato della fiducia del loro datore di lavoro per rubargli il bancomat e utilizzarlo per prelevare, pagare il carrozziere e addirittura delle multe....

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IL RAGGIRO
PADOVA Hanno approfittato della fiducia del loro datore di lavoro per rubargli il bancomat e utilizzarlo per prelevare, pagare il carrozziere e addirittura delle multe. In totale gli hanno sottratto 37mila euro. a finire nei guai due badanti: una 56enne padovana e una 47enne di Camposampiero, denunciate dalla guardia di finanza per truffa aggravata ai danni di un cinquantenne dell'Arcella.

IL FATTO
Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria guidata da Vittorio Palmese e coordinate dalla Procura, sono state avviate dopo la denuncia presentata dalla vittima che si era accorta solo casualmente del pesante ammanco. L'uomo aveva assunto le due badanti per l'anziano padre. Erano state accolte in famiglia e si erano prese cura del malato fino alla sua morte. Ma hanno continuato a lavorare anche dopo per figlio cinquantenne, cui tenevano pulita la casa, cucinavano e stiravano.
Erano persone di fiducia, tanto che il padovano non si preoccupava di lasciare incustodito il portafoglio, in cui nascondeva anche il bigliettino su cui aveva scritto il codice pin necessario per utilizzare la carta. Qualche tempo fa il cinquantenne era andato allo sportello della sua banca per prelevare, ma il dispositivo aveva ritirato la carta. Così l'uomo si era presentato dal cassiere per capire cos'era successo. Il dipendente dell'istituto di credito, dunque, gli aveva comunicato dopo breve ricerca che siccome erano stati fatti di recente numerosi prelievi il dispositivo aveva ritirato la carta come da prassi quando si ipotizza che il bancomat sia stato rubato.
L'INDAGINE
Sorpreso da questa notizia, il cinquantenne ha chiesto di poter vedere il proprio estratto conto e così ha scoperto che mancavano molti soldi a causa di prelievi e pagamenti che lui non aveva fatto. Così ha presentato denuncia in Procura e le indagini sono state affidate alla guardia di finanza.
Fin dai primi riscontri è emerso che i sospetti della vittima erano fondati e che le due domestiche, in diverse occasioni, si erano impossessate dei bancomat e dei relativi codici Pin per effettuare bonifici sui conti correnti personali, prelievi dagli sportelli bancomat e pagamenti per acquisti privati. E' stato, inoltre, accertato che le domestiche utilizzavano le carte per pagare l'assicurazione delle proprie autovetture, le multe loro comminate per violazioni al codice della strada, il carrozziere e diversi capi di abbigliamento firmato. Al termine delle indagini i finanzieri, attraverso l'esame della documentazione bancaria acquisita, hanno quantificato un danno patrimoniale patito dalla vittima pari a 37mila euro e hanno, pertanto, denunciato le due donne. Queste hanno avuto la sfrontatezza di dire ai militari che i prelievi fossero giustificati visto che avevano il consenso del cinquantenne per utilizzare la sua carta. La tesi dell'accusa è stata tuttavia confermata dalle prove raccolte nel corso delle indagini, con particolare riguardo alle modalità di sottrazione del danaro.

Marina Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino