Aumenta il numero dei tamponi per stanare chi è positivo al virus

Aumenta il numero dei tamponi per stanare chi è positivo al virus
LE STATISTICHEPORDENONE Un caso di positività al Coronavirus ogni 863 abitanti, che in totale sul territorio provinciale sono 312.553. In 48 ore si è consumato il sorpasso sulla...

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LE STATISTICHE
PORDENONE Un caso di positività al Coronavirus ogni 863 abitanti, che in totale sul territorio provinciale sono 312.553. In 48 ore si è consumato il sorpasso sulla provincia di Udine, che ora può vantare un'incidenza del contagio inferiore, cioè pari a un caso ogni 998 abitanti dal confine austriaco all'Adriatico. Altra schermata, altro dato: la variazione percentuale giornaliera dei nuovi malati, sabato era pari al 9 per cento e venerdì schizzata oltre l'11 per cento (dato quest'ultimo che non ha avuto eguali in regione dall'inizio dell'emergenza). Per rendere ancora più nitida l'istantanea, la provincia di Bergamo (sì, l'epicentro del terremoto Covid) sabato ha fatto registrare un incremento di pazienti positivi sulle 24 ore del 3,6 per cento. Letta così, attraverso l'imparzialità dei numeri, quella della provincia di Pordenone sembrerebbe una situazione se non da allarme rosso, quantomeno da pre-allarme. Invece c'è una spiegazione in grado di rovesciare completamente la lettura dei dati e di dare un responso incoraggiante. Tutto è nascosto dietro al numero dei tamponi che l'Azienda sanitaria ha deciso di effettuare negli ultimi giorni, una variabile spesso non compresa nei riepiloghi giornalieri ma in realtà alla base di una corretta spiegazione del fenomeno.

L'AZIONE INCISIVA
Prima i numeri, poi le ragioni che li giustificano. Sino a cinque giorni fa, l'Azienda sanitaria del Friuli occidentale - e in particolare il Dipartimento di prevenzione - mandava al laboratorio di Trieste una media di 35 tamponi al giorno da far analizzare. Oggi ne invia circa 110 ogni 24 ore, con un picco (toccato sabato) di 116 test eseguiti sul territorio provinciale. All'inizio della scorsa settimana, ogni tre tamponi effettuati si riscontrava un caso di positività al Coronavirus: praticamente si andava quasi a colpo sicuro, dopo il riscontro dei criteri clinici ed epidemiologici rilevati durante l'intervista telefonica di rito a cui veniva sottoposto il paziente. Oggi invece ogni sei tamponi rilevati sul territorio provinciale si riscontrano due nuovi malati di Covid-19. Il rapporto tra test e risultati positivi è crollato. Ciò significa che anche se il numero complessivo di pazienti che ogni giorno va ad ingrossare il bilancio regionale è relativamente alto, in realtà l'epidemia sta rallentando, perché i casi positivi sono più radi. A cambiare è stato semplicemente il metodo: la ricerca dei malati è più capillare e vale il detto chi cerca trova.
I SETTORI

Perché si è deciso di effettuare più tamponi? Cosa giustifica un'operazione che potenzialmente può spaventare chi legge numeri altalenanti e che in alcuni casi sembrano schizzare in alto? La risposta è in una decisione, assunta autonomamente dall'Azienda sanitaria. Riguarda le residenze per anziani, che negli ultimi giorni sono state battute a tappeto per cercare ogni operatore sanitario potenzialmente positivo. Solo nella casa di riposo di San Vito, ad esempio, sono stati effettuati 80 tamponi. La stessa sorte toccherà già da oggi alla residenza di Castions di Zoppola.
Marco Agrusti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino