Attacco hacker, 250 lavoratori a casa

Attacco hacker, 250 lavoratori a casa
L'attacco hacker che ha danneggiato società di tutto il mondo, mettendo sotto scacco governi, banche, aeroporti e la centrale nucleare di Chernobyl, ha colpito pure in Friuli...

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L'attacco hacker che ha danneggiato società di tutto il mondo, mettendo sotto scacco governi, banche, aeroporti e la centrale nucleare di Chernobyl, ha colpito pure in Friuli Venezia Giulia. A farne le spese è stato il gruppo Maschio Gaspardo, che a causa del virus informatico ha dovuto lasciare a casa parte del personale occupato nei vari stabilimenti, compreso quella di via Mussons. A un mese e mezzo dal blitz che colpì l'Europa con WannaCry, questa volta gli hacker sono tornati con Petya, facendo nuovi danni soprattutto nell'Est Europa. Si tratta di un ransomware, un virus che rende inaccessibili i dati dei pc e i sistemi informatici, tenendoli in ostaggio, nel tentativo (spesso vano) di estorcere denaro alle vittime per sbloccarli. È rimasto danneggiato anche il sistema della Maschio Gaspardo, player mondiale nella produzione di macchine per la lavorazione del terreno, semina, trattamento delle colture, manutenzione del verde e fienagione.

Dalla società confermano che si sta affrontando l'attacco cibernetico globale di cui hanno dato ampio risalto i mezzi di comunicazione internazionali. Sono stati disattivati precauzionalmente alcuni sistemi informativi, sospendendo la normale attività produttiva, per valutare la situazione e programmare il pronto ripristino di tutte le funzionalità. Rimangono operativi tutti i servizi commerciali, in particolare quelli di assistenza e ricambi. Ogni sforzo è mirato a superare questa situazione quanto prima.

A Morsano sono impegnati attualmente oltre 300 addetti: di questi, da martedì pomeriggio circa 250 sono stati costretti a restare a casa: per loro è prevista la cassa integrazione ordinaria su richiesta. Torneranno quando la situazione sarà normalizzata, presumibilmente lunedì 3 luglio. Nel frattempo si prevede di attivare per loro la cassa integrazione ordinaria. Lo stop forzato ha colpito il personale impiegato nelle linee produttive, mentre in sede ne restano operativi altri, sia pure in condizioni complicate dagli effetti del virus informatico. Il gruppo Maschio Gaspardo impiega nel mondo 1800 dipendenti in 10 stabilimenti produttivi, di cui 3 all'estero (Cina, India e Romania), e in 12 filiali commerciali (Italia, Francia, Spagna, Germania, Polonia, Ucraina, Turchia, Russia, Nordamerica, Cina, India, Romania). Proprio i rapporti di lavoro con l'Est potrebbero essere alla base del problema. La famiglia Maschio, azionista di maggioranza, detiene l'86% del capitale sociale, mentre il restante 14% è posseduto da Friulia Finanziaria Fvg.
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Il Gazzettino