Atap, spartiti gli utili E il Comune incassa

Atap, spartiti gli utili E il Comune incassa
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PORDENONE - Quella di ieri era la prima assemblea dei soci Atap dopo l'aggiudicazione definitiva del nuovo contratto di servizio regionale del trasporto pubblico. E' servita a fare il punto della situazione alla luce dell'importante risultato raggiunto e per rispondere alla richiesta dei soci pubblici di distribuire poco più di 5 milioni di euro di riserve, al fine di ottenere risorse preziose per i loro bilanci. Sul primo punto, il presidente dell'Atap, Mauro Vagaggini ha rivendicato con orgoglio che grazie alla vittoria del bando europeo del Tpl regionale, l'azienda effettuerà nuove assunzioni: circa 30, di cui una ventina di autisti. Questo anche perchè dal 1 settembre aumenteranno i chilometri del servizio: più 200 mila nell'urbano e più 300 mila nell'extra. Vagaggini ha pure rivelato che si unificheranno le strutture amministrative della società, portando tutti gli uffici in via Prasecco, con la realizzazione di una palazzina adiacente a quella esistente. Inoltre, sempre in autoparco, sarà ampliata l'area parcheggio degli autobus e delle auto dei dipendenti in una superficie attigua già di proprietà. Per quanto attiene i depositi: dopo Sacile e Maniago, potrebbe essere la volta di San Vito al Tagliamento. Si stanno valutando in zona alcune opportunità.

Prima di aprire il dibattito e la votazione sulla distribuzione richiesta di 5 milioni di riserve, Vagaggini ha elencato i numeri recenti della società, ovvero il patrimonio netto che si attesta a circa 68 milioni (nel 2003 era di 40 milioni), la recente plusvalenza nel settore ambientale di circa 3 milioni, una stima complessiva di circa 94 milioni. Circa 60 i milioni distribuiti ai soci dal 2003 tra utili e riserve. Cui si devono aggiungere i 5 deliberati oggi all'unanimità. I soci presenti all'assemblea, in rappresentanza di oltre il 94 per cento del capitale sociale, hanno votato all'unanimità la distribuzione della somma concordata, secondo un criterio di 29 euro ad azione. Così, a titolo esemplificativo, i soci di riferimento Comune (31,8 per cento) e Provincia di Pordenone (27,8), incasseranno rispettivamente 1,6 e 1,4 milioni. A seguire, i comuni di Cordenons (488 mila), Porcia (333 mila), Fontanafredda (127 mila), e gli altri con percentuali inferiori. Alcuni soci hanno chiesto di essere pagati in un'unica soluzione, mentre la stragrande maggioranza in due tranche: il 70 per cento nel 2017 e il restante 30 nel 2018. Se anche questa ulteriore distribuzione di riserve è stata possibile - ha commentato in chiusura, Vagaggini - lo si deve all'ottima gestione dei consigli di amministrazione e del management aziendale.
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Il Gazzettino