Articolo Uno, nasce il coordinamento «Noi, l'anima più pura della sinistra»

Il decreto voucher ha creato una spaccatura a sinistra più forte di qualsiasi altra manovra renziana. Ed è proprio dal mondo sindacale e dall'associazionismo che anche nella...

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Il decreto voucher ha creato una spaccatura a sinistra più forte di qualsiasi altra manovra renziana. Ed è proprio dal mondo sindacale e dall'associazionismo che anche nella Marca si è costituito il coordinamento provinciale di Articolo Uno-Movimento Democratico e Progressista. Una forza che vuole incidere su temi come lavoro, costituzione e questione morale, e vede tra i firmatari Michele Seno, l'ex segretario del Pd di San Vendemiano Marco Golfetto, Nicola Atalmi, Luca De Marco, Alexander Brentel, Ottaviano Bellotto. A chi si rivolgono?Ai delusi dagli accordi di centrosinistra troppo rivolti a destra, ma anche a chi non condivide la politica renziana. «Abbiamo deciso di dare vita sul nostro territorio a un nuovo movimento politico, democratico e progressista, perchè possa nascere un nuovo centrosinistra saldamente ancorato alle culture politiche che ne hanno fatto la storia: da quella della sinistra italiana legata al movimento operaio e alle sue diverse articolazioni, alla cultura cattolica democratica, per arrivare a quella laica, radicale e ambientalista -ha spiegato Michele Seno, coordinatore provinciale- per rilanciare le nuove contraddizioni dalla società attuale, a partire dalla precarietà del lavoro. E che non si priverà dell'apporto che la frontiera dei nuovi diritti rappresenta oggi più che mai». In un mese gli iscritti sono un centinaio. «Persone che avevano deciso di allontanarsi dalla politica attiva -confermano- per una disaffezione diffusa e soprattutto per come la sinistra ha bistattrato il tema del lavoro». Gli Stati Generali si terranno il 1. luglio in piazza Ss Apostoli a Roma, presenti Pisapia, Bersani e Boldrini. Sul territorio trevigiano si tratta ora di fare aggregazione con gazebo, incontri. Per una sinistra che si pone come catalizzatore degli scontenti ma che propone alleanze perchè, la sinistra divisa perde concludono.

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Il Gazzettino