ARQUÀ PETRARCA È stata una vera e propria caccia all'uomo quella che

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ARQUÀ PETRARCAÈ stata una vera e propria caccia all'uomo quella che nel tardo pomeriggio di ieri ha portato all'arresto di Deniss Panduru, nato in Romania 51 anni fa e residente...

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ARQUÀ PETRARCA
È stata una vera e propria caccia all'uomo quella che nel tardo pomeriggio di ieri ha portato all'arresto di Deniss Panduru, nato in Romania 51 anni fa e residente a Rovigo, per i reati di fuga in caso di incidente con danni alle persone, lesioni personali colpose plurime e guida in stato di ebbrezza. L'uomo, che a Arquà Petrarca era alla guida di uno scuolabus, a bordo del quale c'erano 13 bambini tra i 6 e i 12 anni di età, della scuola primaria Naccari e della secondaria di primo grado Petrarca, guidava, secondo le testimonianze dei ragazzi, ad alta velocità e procedeva a zig-zag, mostrandosi ai piccoli passeggeri allegro e di buon umore. Sottoposto poi all'alcoltest, è risultato positivo.

Alle 13.10, mentre scendeva dai tornanti del Sassonegro, in via Aganoor, ha colpito con la ruota posteriore destro il cordolo del muretto, perdendo il controllo del mezzo. Lo scuolabus ha sbandato brutalmente, finendo per rovesciarsi su un fianco proprio mentre si apprestava ad affrontare un tornante, tra le urla dei bambini. Panduru ha quindi aiutato i bambini a uscire dal pulmino, ma quando i passanti si sono avvicinati a loro volta per dare una mano, ha finto di voler posizionare il triangolo per segnalare l'incidente e si è dileguato. Sul posto sono rapidamente intervenute tre ambulanze del Suem che hanno trasportato sette bambini al pronto soccorso del Madre Teresa di Calcutta. Altri quattro sono stati accompagnati a scopo preventivo dai propri genitori, subito accorsi sul luogo dell'incidente. Fortunatamente nessuno di loro ha riportato ferite gravi, ma solo contusioni lievi (tre traumi cranici e altri a spalle e caviglie), tanto che nel tardo pomeriggio sono stati tutti dimessi dall'ospedale, con prognosi da 1 a 5 giorni.
SOCCORSI

Sul luogo dell'incidente, intanto, sono intervenuti i vigili del fuoco di Este, con due mezzi, per mettere in sicurezza l'area. Poi gli agenti della Polizia Locale, i carabinieri della Compagnia di Abano e la Polizia Stradale di Padova e Piove di Sacco per i rilievi dell'incidente. Tutti hanno preso parte alla frenetica caccia all'uomo che si è conclusa alle 15.30, quando Panduru è stato sorpreso dai carabinieri di Este mentre camminava in via Atheste, lungo la sr10. L'uomo, che probabilmente stava andando a recuperare la propria automobile nel parcheggio della ditta per la quale lavorava, la Seaf di via Asiago, alla vista dei carabinieri ha tentato la fuga, ma è stato placcato. Si è rifiutato di essere sottoposto alla prova con l'etilometro ed è poi stato scortato a sua volta all'ospedale per fare i necessari accertamenti: è risultato positivo all'alcoltest. Il comportamento pericoloso di Panduru alla guida non era una novità per i ragazzi. «Lui correva sempre, come ha fatto oggi. ha spiegato un bambino E a volte parlava anche al telefono. Oggi ci ha aiutati a uscire, poi un signore che era in macchina dietro di noi ci ha aiutati anche a tirare fuori gli zaini. Ma intanto l'autista era sparito». Fanno poi rabbrividire le parole di alcuni bambini che parlano di un comportamento alla guida fatto di frenate improvvise e continui zig-zag «per farci divertire». Circa un mese fa i genitori degli studenti che usufruivano del servizio di trasporto avevano inviato una lettera al sindaco di Arquà Petrarca Luca Callagaro, per segnalare che il conducente non faceva rispettare le regole ai ragazzi, ad esempio permettendo loro di stare in piedi lungo i tragitti. Il sindaco l'aveva inoltrata alla ditta, che avrebbe fatto un richiamo al conducente. Ma non c'è traccia di altre segnalazioni scritte. Nessuna segnalazione è ad esempio mai arrivata alla scuola, come conferma la dirigente dell'Istituto Comprensivo Zanellato, Barbara Vicentini, subito accorsa, come lo stesso sindaco Callegaro, prima sul luogo dell'incidente e poi all'ospedale, per sincerarsi delle condizioni dei ragazzi. Le attività dei carabinieri sono continuate fino alla serata di ieri, quando Panduru è stato scortato fino alla casa circondariale di Rovigo, a disposizione dell'autorità giudiziaria. Quanto alla viabilità lungo la Sp21, ad Arquà Petrarca, è tornata alla normalità solo con la rimozione dello scuolabus, resa possibile dall'intervento dell'Aci di Padova.
Camilla Bovo
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Il Gazzettino