Apparizioni in tv (questa sera sarà 'Quinta colonna'), confronti come

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Apparizioni in tv (questa sera sarà ‘Quinta colonna'), confronti come quello della settimana scorsa con Travaglio, utilizzo costante dei social, ‘tour' per l'Italia per...

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Apparizioni in tv (questa sera sarà ‘Quinta colonna'), confronti come quello della settimana scorsa con Travaglio, utilizzo costante dei social, ‘tour' per l'Italia per portare la gente a votare. Dopo l'ufficializzazione della data del referendum Renzi farà partire il conto alla rovescia per la “battaglia delle battaglie”. “Ci sono ancora delle valutazioni in corso”, riferiscono fonti governative ma il Cdm questa sera dovrebbe preferire la giornata del 4 dicembre a quella del 27 novembre per l'appuntamento referendario. L'obiettivo è avere una settimana in più ma anche ‘chiudere' ad ogni eventualità di crisi qualora dovessero prevalere i no al ddl Boschi. In quel caso resterebbero, è una delle riflessioni che vengono fatte in queste ore, pochi giorni per approvare la legge di bilancio al Senato, non ci sarebbero margini per provocare terremoti. Lo stesso Renzi ha ribadito più volte che il governo è fuori dalla contesa, anche se c'è la consapevolezza che una sconfitta alla consultazione avrebbe conseguenze sull'esecutivo. È da giorni che Mattarella rilancia l'appello al dialogo, per assicurare – qualsiasi sia l'esito del referendum – stabilità al Paese. Il tentativo è di stemperare il clima, evitare che il confronto divampi nelle piazze. Ma anche sulla data l'opposizione è pronta ad attaccare: “Il referendum costituzionale è un diritto dei cittadini, non di Renzi. Fissarlo a dicembre per ridurre l'affluenza e far recuperare i Sì sarebbe davvero scandaloso”, scrive per esempio su twitter D'Attorre di SI.

Sulle barricate anche il centrodestra. In realtà l'obiettivo del premier è quello di coinvolgere il maggior numero di cittadini. Se l'affluenza – questa la tesi – resta al 40% rischiamo, significa che il voto è politicizzato, bisogna arrivare perlomeno al 60%. Comincerà subito la corsa agli indecisi e Renzi punta soprattutto agli elettori del centrodestra e di M5s. “Il clima nel Paese è buono – ha ripetuto anche in Cdm venerdi' scorso -, la posizione della destra e' inconcepibile”. La ‘mission' affidata ai ministri e agli uomini Pd è proprio quella di pescare nel bacino dell'opposizione. E il ‘refrain' è sempre lo stesso: “Come fanno ad opporsi alla riduzione del numero dei parlamentari e delle poltrone? Come fanno a volere ancora la casta al potere?”. La campagna elettorale si giocherà, a detta del premier, soprattutto con Grillo. La kermesse di Palermo secondo Renzi ha chiarito che M5s è una setta, intollerante alla libertà di stampa. Per Renzi la vittoria dei sì al referendum arriverà proprio grazie a chi vuole ridimensionare il peso della politica, “per loro sarà un boomerang, la maggioranza dei grillini voterà sì”. Per il premier è residuale invece la quota che può spostare la minoranza dem che in ogni caso sulla data non farà polemiche. Con i bersaniani la partita è sulla legge elettorale: “Ora vedremo chi vuole fare sul serio e chi no”, ripete il presidente del Consiglio. Nessun timore, invece, di un asse M5s-FI sul proporzionale, il convincimento è che Berlusconi non abbraccerà Grillo e che non dirà mai sì alle preferenze.
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Il Gazzettino