Appalto Colbachini, vince il Comune

Appalto Colbachini, vince il Comune
PALAZZO MORONIPADOVA Il Tar respinge la richiesta di sospensiva presentata dall'impresa R.A. costruzioni srl di Brindisi e i lavori dello stadio Colbachini potrebbero iniziare...

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PALAZZO MORONI
PADOVA Il Tar respinge la richiesta di sospensiva presentata dall'impresa R.A. costruzioni srl di Brindisi e i lavori dello stadio Colbachini potrebbero iniziare già alla metà di novembre. Buone notizie, dunque ,per palazzo Moroni. I giudici amministrativi, infatti, hanno respinto il ricorso dell'azienda che, inizialmente, si era aggiudicata il lavori. A fine agosto, però, l'amministrazione Giordani ha provveduto ad annullare la determina dello scorso 20 aprile con la quale, al termine della procedura di gara, si era provveduto all'aggiudicazione dell'appalto, del valore di un milione 189.100 euro, all'impresa R.A. Costruzioni Srl. La Commissione giudicatrice in sede di rivalutazione dell'offerta tecnica presentata da R.A Costruzioni, dopo aver analizzato la documentazione di chiarimento fornita dalla stessa impresa, aveva ritenuto che la proposta originaria fosse errata e non realizzabile nei termini proposti e che le correzioni apportate comportassero una significativa variazione dell'offerta a quel punto non accettabile. A monte dell'annualmente dell'assegnazione, delle criticità legate alle soluzioni tecniche adottate per l'impianto di illuminazione. A breve giro, il Comune aveva provveduto anche ad assegnare i lavori all'impresa che si era classificata al secondo posto, ovvero l'Associazione temporanea d'impresa composta da Sicea Srl e da Zorzi impianti srl.

Nella sentenza, i giudici spiegano così che il ricorso ad un primo sommario esame non si presenta fondato, risultando allo stato che la ricorrente ha proposto un progetto illuminotecnico, giudicato, sulla base di una non illogica valutazione tecnico-discrezionale dalla commissione, erroneo e non attendibile e, peraltro, successivamente sostanzialmente modificato in sede di gara. Nel dispositivo si ritiene poi che allo stato, le ragioni della disposta esclusione sembrano concreare intatta la loro validità a fronte delle deduzioni della ricorrente. In buona sostanza, il Tar considera valide le argomentazioni del Comune.
«I giudici amministrativi hanno confermato quello che abbiamo sempre sostenuto - spiega l'assessore all'Avvocatura civica Diego Bonavina - Prima di far partire i lavori, però, dobbiamo far passare almeno 35 giorni. In teoria, infatti, R.A costruzioni può appellarsi al Consiglio di Stato e fare ricorso al Tar contro l'attuale assegnataria dei lavori».
Bonavina, però, non nasconde un certo ottimismo. «La sentenza contiene in sé delle premesse che, molto difficilmente, potranno indurre al ricorso dice ancora l'esponente della lista Giordani di conseguenza, passati i 35 giorni, contiamo di far partire i lavori. Diciamo che per la metà di novembre potrebbero aprirsi i cantieri».
Cantieri che, per forza di cose, dovranno poi chiudesi entro e non oltre agosto. A settembre, infatti, è in programma il meeting di atletica che, per una serie di motivi, non può più essere organizzato all'Euganeo. Ne consegue che, tra un mese scatterà una vera e propria corsa contro il tempo. Il tutto a patto che la R.A non si giochi anche l'ultima carta e decida di appellarsi al Consiglio di Stato. In quel caso i temi rischiano di allungarsi in maniera significativa. Un'opzione che, però, a palazzo Moroni si tende ad escludere.

Alberto Rodighiero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Il Gazzettino