(M.Sca.) L'Anpi provinciale di nuovo all'attacco della giunta comunale di Rovigo. Dopo il caso del 25 aprile, quando a detta della presidente Antonella Toffanello non era stato...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La mozione presentata dai consiglieri di minoranza, Gennaro, Vernelli e Ferrari, richiedeva un impegno del consiglio comunale di far rispettare due leggi dello Stato, tese a reprimere penalmente le condotte neofasciste: la legge Scelba e la legge Mancino. La mozione presentata chiedeva di poter garantire comunque la manifestazione pacifica del proprio pensiero, la concessione potrà essere rilasciata solo previa sottoscrizione di una dichiarazione di adesione ai principi costituzionali. «La Costituzione articolo per articolo, dichiara il proprio antifascismo, perché afferma il contrario di ciò che è il fascismo, perché ogni affermazione di libertà, di solidarietà, di princìpi e di valori fondamentali contrasta in modo assoluto con ogni forma di autoritarismo e di fascismo. Questa mozione chiedeva al sindaco e ai consiglieri di praticare concretamente l'antifascismo, applicando i valori e i principi stabiliti dalle leggi e dalla Costituzione appunto, ma questo evidentemente era troppo per loro. A nome dell'Anpi ringrazio i consiglieri che hanno presentato la mozione e quelli che hanno votato a favore, chiediamo loro di continuare con noi nella difesa della nostra democrazia e alla realizzazione del sogno antifascista della Resistenza, che si è poi concretizzato nella Carta Costituzionale».
© riproduzione riservata
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino