Ampliamento della discarica di Firmano Via alla petizione

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LA PETIZIONE UDINE (L.Z.) Una discarica scoperchiata dopo anni come un...

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LA PETIZIONE

UDINE (L.Z.) Una discarica scoperchiata dopo anni come un vaso di Pandora, caso unico in Italia, con un rischio evacuazione per i residenti. Nel Cividalese oggi l'attenzione del locale gruppo Fridays For Future è tutta puntata sull'ampliamento di una discarica la cui storia risale a diversi lustri fa. Lo scorso 18 ottobre, il gruppo ha avviato una petizione rivolta alle due amministrazioni comunali di Cividale e Premariacco in merito al progetto di bonifica dell'ex discarica Aspica di Firmano che prevede la realizzazione, da parte della Gesteco, di una nuova e più grande discarica, scollinando da Premariacco a Cividale. Un'operazione di cui i cittadini poco o nulla conoscono. Così il gruppo ha avviato una raccolta di firme. L'obiettivo è chiedere alle due amministrazioni di impegnarsi a convocare uno o più incontri pubblici per informare la cittadinanza sulla reale situazione ambientale, sulle iniziative svolte dai due comuni e al fine di conoscere le prospettive future a tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini. Una richiesta che nasce dalle notizie, giunte per altro non dai sindaci, sul progetto di costruire una nuova discarica di 350.000 metri cubi: 170.000 per svuotare la discarica ex Aspica e altri 180.000 di nuova realizzazione. Un progetto che sarebbe necessario per cercare di risolvere l'inquinamento che insiste sulla zona dal 1999 e riscontrato dall'Arpa dopo un prelievo in un pozzo effettuato da un residente. Il pozzo è stato chiuso 15 anni fa spiega Marino Visintini, del Gruppo cividalese ; chissà cos'è rimasto sotto e quali odori potrebbero uscire una volta riaperto per l'ampliamento della discarica che, ampliata in questo modo, sembra un progetto assurdo. I residenti sono preoccupati e, purtroppo, negli ultimi 20 anni, ordinanze dei sindaci e decisioni prese non sono state mai portate alla conoscenza della cittadinanza. Eppure aggiunge i sindaci li avevano promessi gli incontri pubblici, non ci siamo inventati nulla.

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Il Gazzettino