Amnesty International: «Vettorel va scarcerato»

Amnesty International: «Vettorel va scarcerato»
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FELTRE
Anche Amnesty International sul caso di Fabio Vettorel. L'organizzazione si schiera per la scarcerazione. È stato infatti chiesto alle autorità della Germania il rilascio del diciottenne feltrino, in carcere dal 7 luglio scorso in seguito alle proteste scoppiate contro il G20 ad Amburgo. Il ragazzo è accusato di disturbo alla quiete pubblica, di tentativo di creare danni mediante mezzi pericolosi e di resistenza a pubblico ufficiale, ma stando al suo avvocato la giustizia tedesca non è ancora riuscita a produrre prove fondanti di questo. Motivo per cui Amnesty dice no alla detenzione. «Amnesty International ritiene che l'uso della detenzione preventiva in situazioni del genere debba essere limitato ai casi in cui sia strettamente necessario e debba essere preso in considerazione solo come misura estrema fa sapere in una nota pubblicata sul suo portale e poi diffusa con un tam tam di persone in Facebook - Inoltre, non pare che nel caso di Vettorel le autorità giudiziarie abbiano preso in considerazione misure alternative, quali ad esempio l'obbligo di residenza in Germania in attesa del processo, o forme di controllo in Italia con la cooperazione delle autorità di quest'ultimo paese. Amnesty International chiede alle autorità della Germania di rilasciare Vettorel in attesa del processo, a meno che non siano in grado di dimostrare che la sua detenzione preventiva è strettamente necessaria per evitare i rischi di fuga, di azioni dolose nei confronti di terzi o d'interferenza nelle prove o nelle indagini e che non vi siano altre misure per scongiurare tali rischi».

La posizione è chiara ed è stata messa nero su bianco pochi giorni prima delle date fissate per l'udienza e il processo, previsti l'uno lunedì e l'altro ieri ma saltati all'ultimo per decisione dell'avvocato tedesco di Vettorel, Gabriele Heinecke. Il legale ha infatti ricusato il giudice, considerato parziale, e ora tutto l'iter giudiziario è slittato a data da destinarsi. La stessa madre del ragazzo, Jamila Baroni, a ieri ancora non aveva ricevuto informazioni in merito, né sapeva se l'istanza di Heinecke fosse stata accolta o meno. Così Fabio, nell'attesa, continua a restare chiuso nel carcere di Holstenglacis, dov'è stato trasferito a inizio ottobre e dove riceve decine di lettere di supporto da amici e non solo.
Alessia Trentin
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Il Gazzettino