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PADOVA Dopo l'assemblea pubblica all'Arcella, dove una settantina di residenti si sono confrontati col vicesindaco Arturo Lorenzoni e col consigliere comunale di Coalizione civica, Marco Sangati, su come affrontare il problema dell'ingente traffico, inquinamento e rumore in via Guicciardini, resta aperta la discussione sulle strategie da usare per diminuire l'utilizzo dell'asse Guicciardini- Macchiavelli-Durer, da parte di chi deve attraversare l'Arcella arrivando da fuori quartiere.
«Da diversi anni, a partire dall'apertura di via Vianello come collegamento tra cavalcavia Camerini e via Buonarroti, tante persone si lamentano della scarsa vivibilità di via Guicciardini, a causa dell'imponente mole di traffico ricorda Sangati - Gli abitanti manifestano forte disagio, dal momento in cui via Guicciardini, che dall'epoca del tombinamento del canale Fossetta, negli anni 60, fino all'inizio degli anni 2000, era stata una larga strada di rione, ora viene percorsa da un consistente traffico di attraversamento da fuori quartiere e da fuori città.Si sono discusse varie ipotesi per alleggerire la strada dal passaggio di auto e camion, e alla fine la proposta in discussione è quella di creare un senso unico su via Guicciardini, da via Aspetti a via Buonarroti, e da via da Murano, in direzione opposta».
Obiettivo: che le auto provenienti dall'esterno siano disincentivate a utilizzare le vie Guicciardini e Da Murano per attraversare l'Arcella, ma utilizzino invece principalmente altri percorsi alternativi, in primo luogo tangenziale nord e via Plebiscito, e, secondariamente, via Avanzo. «In parallelo aggiunge il consigliere - si è valutata la possibilità di istituire dei sensi unici nelle vie Chiaradia, Forabosco, Parodi e Magnasco, per migliorare la vivibilità delle aree residenziali. Per l'attraversamento da ovest a est di via Aspetti, il traffico di quartiere utilizzerà via Minio e via D'Alemagna, che saranno comunque oggetto di monitoraggio, perchè l'obiettivo non è sgravare via Guicciardini appesantendo queste o altre vie di quartier. Si spera inoltre che anche il traffico dell'Arcella possa diminuire, grazie al fatto che i percorsi più lunghi e difficoltosi riescano a incentivare per piccoli tragitti gli spostamenti a piedi o in bicicletta».
Isabella Scalabrin
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Il Gazzettino